11-02-2014
Josean Alija, chef del ristorante Nerua del Guggenheim di Bilbao nei Paesi Baschi. E' stato uno dei relatori più convincenti nella quinta edizione di Identità di Pasta, in collaborazione con Felicetti, un excursus che per la prima volta ha previsto anche interpretazioni di protagonisti non solo italiani (foto Brambilla-Serrani)
La Quinta della Decima per i primi. Non è un delirio aritmetico ma l’edizione numero 5 di Identità di Pasta all’interno della prima edizione a due cifre del più nobile congresso italiano di cucina, Identità Golose. La collaborazione con il pastificio trentino Felicetti intende a valorizzare le paste secche, solitamente considerate non abbastanza nobili per la ristorazione di alto bordo. La maratona di carboidrati della sala Blu 1 ce ne darà conferma. Apre la prima sessione, guidata da Eleonora Cozzella, Mauro Uliassi: dalla sua Senigallia reca una raffica di piatti in sospeso tra mare e terra, nei quali prende corpo quella che chiama la koinè adriatica.
Mauro Uliassi, pasta secca sull'Adriatico
Enrico Bartolini, creatività made in Devero
di
Romano ma ora a Milano, sommelier, è inviato del quotidiano Il Giornale. Racconta da anni i sapori che incontra