06-03-2017
Davide Scabin, sempre avanti (anche sulla pasta). Qui sul palco di Identità di Pasta, appunto, con Eleonora Cozzella (foto Brambilla-Serrani)
Dice: ecco Davide Scabin, che ora ci vuole scandalizzare a tutti i costi. Ma stavolta non ci caschiamo. E invece ci caschiamo anche quest’anno. Perché lo chef di Combal.zero, la cui lezione nella sezione Identità di Pasta registra un sold out da rockband, anche quest’anno guarda al futuro e ci dona la sua vision. Senza germogli («Ormai mi sono degermoglizzato»). Senza fiori («Li uso solo per un dolce, ma perché ho bisogno di tannino. Sono l’unico che li utilizza per il sapore e non per l’estetica»). E con un unico piatto per tutte le tredici portate del menu.
Riccardo Felicetti soddisfatto in platea
di
Romano ma ora a Milano, sommelier, è inviato del quotidiano Il Giornale. Racconta da anni i sapori che incontra