08-10-2017
Davide Oldani del D’O di Cornaredo e il neworkese Jonathan Benno, presto al timone di Benno, sulla 27 davanti a Eataly Chicago (foto Brambilla/Serrani)
Rotto il ghiaccio con la pizza, Identità Chicago ha consolidato il giorno 1 della sua quarta edizione con una lezione sulla pasta, filtrata dal pensiero di due cuochi che inquadrano la tradizione attraverso filtri molto personali. Davide Oldani è il profeta della cucina Pop, «che non è tanto un riferimento ai prezzi contenuti che applico», precisa subito lo chef del D’O di Cornaredo, «ma un ingrediente stagionale, un concetto che ho preso da mia madre, che già concepiva la cucina in questo modo». Un pensiero che governa anche le cucine delle sue due recenti aperture, al Foo’d del Victoria Theatre and Concert Hall a Singapore e nello Shangri-La Hotel at the Fort di Manila, Filippine. La confezione di spaghetti Felicetti aperta dal cuoco con un colpo secco sul tavolo ci riporta a noi. «L’idea della ricetta arriva dagli anni Ottanta», debutta Oldani in un inglese impeccabile, «Allora cucinavo a Milano e la gente pensava ad aprire ristoranti più per fare soldi che per far da mangiare bene. C’era molto più risotto perché la pasta era relegata al Meridione. Dilagava il cartoccio, la carta d’alluminio con cui si cuoceva in forno qualsiasi cosa: carne, pesce, verdure... Oggi vi presento la mia nuova versione della pasta al cartoccio»
Cartoccio di Davide Oldani
Crocchetta di spaghettoni alla carbonara di Jonathan Benno
a cura di
classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt