20-04-2023
Piemontese, patron della trattoria fondata dai genitori nel 1921, aveva lasciato spazio da tempo al figlio Massimiliano. Il ricordo di Paolo Marchi
Se n'è andato Pino Masuelli, classe 1937, figura mitica della ristorazione milanese, col suo classicissimo Masuelli San Marco: una trattoria nata nel 1921 in viale Umbria e da allora gestita sempre dalla stessa famiglia, appunto i Masuelli (il viale agli inizi era sterrato, l’asfalto è arrivato ben dopo; per approvvigionarsi di latte, passava il carretto con i bidoni in metallo e la vendita porta a porta). Dal 1956 nella gestione era subentrato proprio Pino, figlio dei fondatori, piemontese di Rocchetta Tanaro, un patron di quelli "veri", di una volta, affiancato dalla moglie Cleofe - detta Tina - in cucina. Poco a poco aveva passato la mano ai fornelli al figlio Massimiliano (cui l'univa anche un hobby comune, la vela), con Andrea - a sua volta figlio di Max - in sala.
Come ricorda Paolo Marchi, al Masuelli di patron Pino era superbo l'appuntamento al giovedì con la cassoeula; e lui in generale amava declamare il menu come se si fosse a teatro, chiudendo spesso il nome della portata con «lo ritengo un signor piatto». La sua pasta e fagioli era densa “con il cucchiaio che sta in piedi”, e celebri anche le aringhe affumicate e lasciate qualche giorno nel latte per acquisire gentilezza.
Anno 1989: Pino Masuelli appende orgoglioso la targa Slow Food
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A cura della redazione di Identità Golose