24-11-2018
Per lo chef è di 500 micron lo spessore della fetta perfetta. Così ha disegnato un tagliatartufi che non richiede di essere regolato, «fisso un protocollo»
Tagliatartufi a confronto. A destra, il nuovo ITAliatartufi di Davide Oldani
Davide Oldani non è nuovo a cimentarsi in progetti di design: nati dall’osservazione quotidiana dell’ospite, rispecchiano quella di cuoco. Dunque tavoli, sedie, piatti, posate e bicchieri; semplici, funzionali, eleganti. I suoi marchi per il design sono IDish, assiette D’O e H2D’O; la sua creazione più famosa il Passepartout, la posata che svolge tre compiti facendo contemporaneamente spazio sulla tavola ed economia nella lavapiatti. Ne esiste anche una versione che, senza perdere la sua versatilità e quindi rimanendo cucchiaio per raccogliere la salsa residua, diventa forchetta per spaghetti grazie all’allungamento dei rebbi.
Davide Oldani
Nell'annunciare - in anteprima per Identità Golose - il suo nuovo parto, ITAliatartufo, Oldani fa però un ulteriore passo in avanti. Non si tratta solo di un oggetto, di una linea di design, di un prodotto cool. Dietro, c'è un pensiero ulteriore: la necessità di dare veste nuova a un gesto, il taglio del tartufo bianco fresco, di suo già rito che celebra una straordinaria eccellenza italiana, ma che proprio in quanto rito manca ancora di una proprio canone, di una liturgia definita.
Oldani ha studiato la fetta perfetta. Ha stabilito che sia sottile 500 micron, ossia mezzo millimetro: «È lo spessore ideale perché il tartufo, a contatto col calore del tagliolino, o dell'uovo, esprima appieno tutti i suoi profumi e aromi». ITAliatartufo affetta ogni lamella del medesimo spessore.
Spessore costante di 500 micron
ITAliatartufo sarà disponibile a breve presso i rivenditori specializzati. Intanto proprio domani, domenica 25 novembre, a Oldani verrà conferita l'onorificenza di Cavaliere Onorario dell’Ordine dei Cavalieri del Tartufo e dei Vini di Alba. All'interno del 284° Capitolo del Tartufo Bianco d’Alba, lo chef parlerà del Profumo del tartufo bianco, il dolce attraverso il quale interpreta e valorizza questo ingrediente e il suo inconfondibile profumo.
a cura di
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera