09-09-2017

Baiocco e il dolce dedicato ad Amelia la lavapiatti

Lo chef del Villa Feltrinelli ha voluto chiamare un suo dessert storico con il nome di una sua collaboratrice infaticabile, ma che non può più lavorare

C’è un dessert squisito, nel menu del Villa Feltrinelli di Gargnano, che si chiama Amelia. Lo chef Stefano Baiocco lo prepara da anni: crespella di pelle di latte, spuma di yogurt e zenzero, chips di patata viola e sciroppo di rosmarino. Soave e avvolgente, fino all’anno scorso si chiamava in modo diverso, semplicemente La crespella di latte. Perché il recente cambio di denominazione? Baiocco ce lo spiega così: «Da quando sono arrivato qui, nel 2004, ho cambiato il 100% dello staff. Anzi, il 99%: perché ho sempre tenuto Amelia, una bresciana fantastica. Super-simpatica, grande lavoratrice, cuore immenso: persona squisita. Era la nostra lavapiatti, infaticabile».

Amelia è però malata, ora è peggiorata e con la nuova stagione non ce l’ha più fatta ad andare a lavorare. «Ma lei era qui da sempre, così abbiamo voluto dedicarle il piatto che da più tempo è nel menu, quello che come lei ci ha sempre accompagnato nella nostra attività. Lo abbiamo ribattezzato in suo onore». Anche se Amelia non è più al Villa Feltrinelli, rimane qualcosa della sua dolcezza. Una bella e triste storia.


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a cura di

Carlo Passera

classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera