«Identità di Libertà», nelle parole di Paolo Marchi, «perché libero deve essere il percorso dei cuochi che si ribellano a certi dogmi gastronomici della tradizione. E San Marino nel suo piccolo lo sa fare, vedi per esempio il lavoro di un’insegna come Taverna Righi, stellato Michelin».
La prima edizione vede sfilare al Centro Congressi Kursaal le lezioni di Giacomo Gallina, a illustrare tecniche di liofilizzazione, Pietro Zito e il suo orto colorato, un saggio di alta cucina naturale firmato Pietro Leemann, le aggressioni ludiche di Massimo Bottura, il giardino commestibile di Giusi Foschia, i formaggi di grotta di Dario Zidarich, le tecniche avanguardiste di Emanuele Scarello e il pane di Rocco Princi. Il contorno: cose buone (vini, oli, formaggi…) dai produttori del Monte Titanio. Appendice: il primo Concorso Nazionale di Cucina, vinto dal giovane Paolo D’Angeli.
La seconda edizione di Identità di Libertà, 15 maggio 2011, segue invece sette linee di pensiero gastronomico, ognuna curata da altrettanti personaggi, cuochi, artigiani, pasticceri… Un momento di confronto tra San Marino e l’Italia, un’occasione di coscienza e di festa, senza retorica e paralizzanti nostalgie, per mettere in primo piano le proprie eccellenze e per dimostrare all'esterno che anche in un territorio poco esteso si può produrre qualità.