16-01-2019
Il pokerissimo del team italiano per il Bocuse d’Or 2019 a Lione, il 29 e il 30 gennaio 2019. Da sinistra verso destro: il sous chef Curtis Mulpas, il presidente dell’accademia Enrico Crippa, al centro il concorrente azzurro Martino Ruggieri, quindi il direttore Luciano Tona e, infine, l’allenatore François Poulain
Due settimane ancora e il 29/30 gennaio a Lione sarà finalmente Bocuse d’Or, il primo dopo la scomparsa di sua maestà Paul Bocuse ma anche di sua perfezione Joel Robuchon e dell’eterno sognatore Gualtiero Marchesi che tanto si diede da fare da noi in Italia, quando il Bocuse non era ancora così mondialmente organizzato e strutturato.
Ventiquattro le nazioni in gara, dall’Argentina, per la quale conta partecipare, agli Stati Uniti che inseguono il bis dopo essersi imposti nell’ultima edizione due anni fa. Per capirci: budget allora degli americani 3 milioni di dollari. Quello degli italiani oggi? Un decimo. Però è importante segnalare la serietà di questa campagna, la prima – finalmente – in cui è evidente l’esistenza di una struttura, dettata anche dall’avere organizzato a Torino la finale europea per la quale la sola Regione Piemonte ha contribuito per circa un milione e mezzo come ha ricordato Antonella Parigi, assessore alla cultura e al turismo che ha pure precisato, con le elezioni regionali alle porte, che l’impegno è bipartisan e che
Martino Ruggieri e Walter Rolfo alla presentazione italiana del Bocuse 2019
Presentazione nella sala ovale di Identità Golose Milano, tante belle facce e tanti bei momenti che hanno confermato come si sia lavorato per eliminare quanto non convinceva lo scorso anno. Un dato su tutti: Martino Ruggieri presenterà un nuovo vassoio, frutto del lavoro di Luisa Bocchietto, presidente della World Design Organization. Magari non sarà il più bello e funzionale tra tutti e 24 mostrati in finale, ma certo non potrà essere una zavorra come quello usato a Torino.
Ad Alba, dove ha la sede operativa l’Accademia del Bocuse d’Or Italia, presidente Enrico Crippa, direttore Luciano Tona, sta prendendo forma un centro operativo e creativo che potrà solo aiutare coloro che nel tempo si impegneranno sul fronte Bocuse. Certo che si registra uno scollamento tra chi conosce la realtà di Lione – e sa quanto sia difficile per l’Italia anche solo qualificarsi direttamente per la finale – e chi si muove attorno con passione e buonafede e usa la parola vincere come se davvero fosse un’opzione reale.
Il Bocuse d'Or è una manifestazione terribilmente seria. Se la ristorazione verde bianca e rossa decide di misurarsi col resto del mondo deve organizzarsi e risultare ben poco italiana. Sappiamo inventarci campioni del mondo, sappiamo anche lavorare bene per andare in alto però troppo spesso ci riduciamo a improvvisare, anticamera di figura alla Brancaleone.
Il Risotto al cardo gobbo, taleggio, tuorlo e camonilla, chef Luciano Tona
Rolfo ha catturato l’attenzione di tutti, di certo alcune prestidigitazioni allenterebbero la tensione pre-gara a Lione ma poi nel box a cucinare si accomoderà Ruggieri.
Gli appuntamenti da non perdere e tutto ciò che è attuale nel pianeta gola
a cura di
nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose. blog www.paolomarchi.it instagram instagram.com/oloapmarchi