31-05-2024
Dicky Tjhin di fronte all'insegna della sua Pizzeria Cavalese, la cui prima sede è stata aperta a Jakarta nove anni fa. Il nome è un chiaro omaggio al luogo dove il cuoco indonesiano ha appreso l'arte della pizza
La pizza è oggi un linguaggio gastronomico universale: è amata e celebrata ai quattro angoli del globo, sempre con quell'unico, rapido, efficace nome. E se una vaga associazione con l'Italia è quasi sempre presente, molto spesso le declinazioni della pizza in giro per il mondo hanno più a che fare con le interpretazioni che ne sono state fatte negli Stati Uniti.
Anche per questo motivo è bello raccontare la storia di un pizzaiolo e imprenditore di Jakarta, in Indonesia, che ha 38 anni e si chiama Dicky Tjhin, e che nel 2015 ha inaugurato la prima di una serie di pizzerie nella sua città (oggi sono diventate quattro), con il nome di Pizzeria Cavalese. Dove la pizza ha un legame forte e diretto con l'Italia, anche per come Tjhin ha imparato quello che sa sul disco lievitato nel nostro paese e da un ottimo maestro. Ma non solo.
Riavvolgendo il nastro di questa storia, torniamo indietro di 10 anni. Tra il 2014 e il 2015 Dicky Tjhin decise di venire in Italia, dopo aver studiato in una scuola di cucina in Svizzera e aver lavorato in alcuni hotel di lusso nel suo paese e in California: «La cucina italiana mi interessava moltissimo e mi rendevo conto di non avere delle basi solide per poterla interpretare, così quando ho avuto l'occasione di fare uno stage con un importante chef italiano, non me la sono lasciata sfuggire. Voi lo conoscete Alessandro Gilmozzi, vero?».
Uno scorcio della sala
Insomma, il successo di Pizzeria Cavalese sta facendo crescere l'interesse per la nostra pizza anche in Indonesia e di questo non possiamo che esser grati a Dicky, ma come racconterebbe il lavoro che fa sugli impasti e sui topping delle sue pizze?
Il calore di Neapolis Moretti Forni è un ingrediente fondamentale per Pizzeria Cavalese
di
A cura della redazione di Identità Golose