02-01-2025

Il Metrò di San Salvo è sempre una fermata giusta a pranzo e a cena

Nicola Fossaceca, chef e titolare con il fratello

Nicola Fossaceca, chef e titolare con il fratello Antonio del Metrò di San Salvo Marina (Chieti)

I cenoni di fine anno non mi hanno mai entusiasmato, paghi tanto per mangiare male e poi si chiudono con il trenino perché c’è sempre qualcuno che ama fare la locomotiva. Cancellati dalla mia mente. Mille volte meglio salutare l’anno vecchio che se ne va, e il nuovo che arriva, cenando bene dove qualcuno o qualcosa ci ispira.

In viaggio per il Salento, Luisa e io ci siamo fermati per due notti a San Salvo, dove l’Abruzzo termina e il Molise inizia, per cenare al Metrò dei fratelli Fossaceca, Nicola in cucina e Antonio in sala, e pranzare l’indomani al Reale di Niko e Cristiana Romito a Castel di Sangro. A ridosso del mare nel primo caso, tra monti innevati nel secondo.

La famiglia Fossaceca sta dal 1999 in via Magellano 35 a San Salvo Marina, dove i genitori, Antonietta e Domenico, aprirono una pasticceria che, via via, ha lasciato spazio al ristorante fino a diventare un felice ricordo. Oggi abbiamo i fratelli supportati dalle rispettive mogli, Stefania dello chef e Concetta del maître sommelier, con il figlio di quest’ultima, Domingo, vent’anni appena compiuti, presente tra i tavoli nei giorni di festa.

C’è un menù degustazione chiamato Amarcord perché gioca sui ricordi, quindi la carta, tra il buono e l’ottimo come i Calamari con fagioli di Paganica, bianchi come neri, quindi Tartare di ricciola, pere e kefir; Insalata di mare, arancia e finocchi; Fusillone aglio, olio e mazzancolle; Tubetti caciocavallo, bottarga di spigola e ostrica; Ricciola patate, capperi e crostacei accompagnata da radicchio alla brace, crema di arancia e fondo di vitello; Brodetto alla moda di San Salvo; Agnello sugo e genziana con misticanza iodata perché un mix tra insalate dell’orto e lattuga di mare; Millefoglie di mela cotogna, cannella e gelato alla vaniglia; Pizza dolce alias Zuppa inglese.

Davvero una cena superba, merito di Nicola di Iorio, Nicola Fossaceca, Riccardo Meffe (pasticceria e pane), Antonio Luigi Iamunno (sous chef), Stefania Ciccarone, Concetta e Domingo Fossaceca, madre e figlio.

Se come noi viaggiate con uno zoo al seguito, per capirci tre cani e un gatto, fate affidamento per la notte sul Gabrì park hotel in via Sandro Pertini a San Salvo. Lì accettano gli animali senza battere ciglio e senza chiedere supplementi. Capita raramente.


Assaggi

di

Paolo Marchi

nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose.
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