19-07-2015

La scuola di Identità Expo

Il nostro padiglione non è solo un ristorante ma anche un'istruttiva palestra di sala e cucina

Lo staff di Identità Expo S.Pellegrino è anche

Lo staff di Identità Expo S.Pellegrino è anche un'ottima palestra per cuochi e camerieri che si affacciano al mestiere. La squadra ha una doppia provenienza: da un lato sono selezionati dal team dell'executive chef Andrea Ribaldone, dall'alltro provengono dal virtuoso istituto alberghiero di Faicchio-Castelvenere, in provincia di Benevento

Ogni chef nelle cucine e nelle sale di Identità Expo porta non solo il suo menu ma anche la sua esperienza, le sue idee, la sua professionalità. Da questa prospettiva, uno spazio in cui si alternano ogni settimana cuochi provenienti da tutte le parti del mondo si trasforma anche in un’occasione unica per imparare e confrontarsi. Non può essere una caratteristica trascurabile e scontata. Identità Expo S.Pellegrino non è allora solo un ristorante ma una vera e propria accademia di sala e di cucina. Ciascuno lavora a modo suo, utilizza un approccio tutto personale alla cucina come sintesi delle proprie esperienze. “Frequentare” una scuola come questa è dunque un’opportunità irrinunciabile, che porta con sè tutti i caratteri del sogno ma anche del sacrificio. Perché la cucina, così come la scuola, è sì passione, ma anche fatica e impegno.

Chi qui ogni giorno prepara e serve i piatti sono i ragazzi della brigata di sala e di cucina selezionati da Andrea Ribaldone, che per primo ha creduto in ciascuno: come ogni professore che si rispetti non si limita solo a insegnare ma è anche capace di motivare e supportare gli allievi. Nonostante la loro giovane età, molti hanno già collezionato prestigiose esperienze nell’ambito della ristorazione, ma la possibilità di imparare in questi mesi è stata data anche a studenti di alcune scuole superiori italiane.

E’ di qualche settimana fa il caso di alcune ragazze dell'istituto alberghiero di Faicchio-Castelvenere, in provincia di Benevento. La Campania, secondo recenti monitoraggi ai livelli più bassi della classifica del paese come livello di preparazione degli studenti, in questo caso ha saputo accedere ai fondi della Comunità europea, utlizzandoli in modo fecondo e importante. I ragazzi hanno potuto sfruttare l’occasione proposta da un bando nazionale che offriva la possibilità di un’esperienza in alternanza scuola/lavoro agli alunni ritenuti migliori nelle attività di laboratorio, facendoli così approdare a Expo.

Se il primo giorno in ognuno di loro a prevalere è sempre la suggestione e il fascino del luogo, già dal secondo giorno i ragazzi incontrano e si scontrano con una vera realtà lavorativa che sembra nella pratica, come accade in ogni mestiere, incredibilmente lontana dalla teoria, così come la si è studiata a scuola. Il terzo giorno avviene la svolta: i ragazzi iniziano ad apprendere. A sentire i loro racconti, pare che per tutti sia stato così. L’occasione di imparare si trasforma qui anche nella possibilità di inserirsi nel mondo del lavoro, nelle complesse dinamiche della ristorazione e di approfittare, perché no, anche di una vetrina internazionale come questa. Per alcuni di loro, la proposta di impiego è già arrivata.

Anna Rivaletto, autrice dell'articolo, e Chiara Nicolini al desk dell'accoglienza di Identità Expo

Anna Rivaletto, autrice dell'articolo, e Chiara Nicolini al desk dell'accoglienza di Identità Expo

Niente più di un’Esposizione Universale deve saper essere sinonimo di novità e di futuro, così come deve esserlo l’istruzione, come deve saper fare ogni scuola che si rispetti. Perché la gastronomia e la cucina vanno alimentate da studio e conoscenza, che mai si esauriscono, e i nostri ragazzi ora lo sanno più che mai. E allora oggi, quando il traguardo dei primi tre mesi dei Expo sembra davvero vicino, un applauso e un grazie va a loro, che ogni giorno si dimostrano cuochi e camerieri appassionati ma soprattutto studenti più che meritevoli.


Identità Expo

Attività, idee e protagonisti dello spazio di Identità Golose all'Esposizione Universale 2015

a cura di

Anna Rivaletto

Nata a Pordenone nel 1989, una laurea in Storia dell’arte per coltivare una convinzione e una in Scienze Gastronomiche per seguire una passione

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