05-05-2020
Fateci tornare a insegnare: l'appello al governo di venti scuole prestigiose
Lettera aperta di Alma (Colorno), e altre 19 Accademie di Arte & Mestiere italiane, indirizzata alla Presidenza del Consiglio e a quattro ministeri
Tornare a insegnare il prima possibile, in totale rispetto delle norme di sicurezza. È l’appello che riceviamo da Alma, Scuola Internazionale di cucina italiana e ospitalità di Colorno (Parma), condiviso con altre 19 prestigiose Accademie di Arte & Mestiere italiane. Tra cui Academia Cremonensis-Liuteria di Cremona; Accademia Nazionale dei Sartori di Roma; Accademia Teatro alla Scala di Milano; Arsutoria School di Milano; Fondazione ForModa di Pescara; Galdus Accademia Orafa di Milano; Istituto Secoli di Milano; LAO Le Arti Orafe di Firenze; Palazzo Spinelli di Firenze; Politecnico Calzaturiero di Capriccio di Vigonza (Padova); Sacred Art School a Firenze; Scuola del Cuoio di Firenze; Scuola del Vetro Abate Zanetti di Murano (Venezia); Scuola Mosaicisti del Friuli di Spilimbergo (Pordenone); Scuola Orafa Ambrosiana di Milano; SIAM 1838 di Milano; TADS - Tarì Design School a Marcianise (Caserta); Associazione Villa Fabris Centro Europeo dei Mestieri del Patrimonio di Thiene (Vicenza); MAC Mestieri d’Arte Contemporanei di Biella.
Un appello rivolto a Presidenza del Consiglio, ministeri della Salute, Istruzione, università e ricerca, Sviluppo economico, Beni e attività culturali e turismo. E appoggiato anche da altre importanti scuole di cucine come Cast Alimenti, Intrecci - Alta Formazione di Sala, Aromacamademy - Accademia di Pasticceria, Incibum, Congusto – Gourmet Institute e Accademia Pizzaioli.
Lo riportiamo integralmente:
Con il presente Appello, gli Istituti di Arte e Mestiere (Scuole o Accademie), con il supporto della Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte di Milano, desiderano far presente alle Autorità in indirizzo, la sostanziale diversità delle nostre realtà formative rispetto alle modalità con cui vengono somministrate le lezioni da parte delle Scuole pubbliche e Università basate sostanzialmente su un insegnamento teorico, rispetto alla prevalente modalità esperienziale e pratica che caratterizza la nostra didattica.
La nostra preoccupazione deriva ovviamente dagli effetti che potrebbero avere le ultime disposizioni in materia di apertura e chiusura del sistema scolastico che se così applicate, in modo generalista, potrebbero procurare dei danni alle nostre realtà di gravissimo rilievo.
Sottolineiamo che la didattica di queste strutture formative in cui si insegnano e tramandano i mestieri d’arte della tradizione italiana, fondamento imprescindibile del nostro Made in Italy, è fortemente e prevalentemente basata sull’attività pratica di laboratorio e che gran parte delle nostre scuole occupano un gran numero di dipendenti, aiutando inoltre lo sviluppo e il mantenimento dell’occupazione di molti giovani che proprio per il mezzo dei nostri percorsi formativi, trovano importanti lavori in Italia ed all’estero.
A tal proposito i firmatari del presente Appello si fanno estensori della richiesta di una misura specifica per le nostre realtà, rispetto a quanto attualmente deliberato nella recente normativa (riferimento del DCPM Scuola).
L’esigenza delle Scuole qui rappresentate è quindi quella di aprire il prima possibile un tavolo di confronto per ricercare una soluzione che, pur nel rispetto dei temi di sicurezza della salute che evidentemente sono oggi prioritari, possano venire incontro anche alle esigenze delle nostre strutture.
Dobbiamo in tutti i modi evitare il danno gravissimo, in alcuni casi irrimediabile, che deriverebbe alle nostre realtà, con una perdita straordinaria di competenze e di professionalità che il Paese soprattutto in questo momento crediamo non possa assolutamente permettersi.
Certi di trovare attenzione e ascolto, ci rendiamo subito disponibili per un dialogo al fine di trovare congiuntamente soluzioni con tutta l'urgenza possibile.