29-11-2019
Ci sono belle storie di passioni grandi, capaci di trovare le persone giuste e sprigionare su di loro la propria carica magnetica, per attrarle senza farsi più lasciare. Non importa in quale angolo d’Italia questa magia avvenga: solitamente i risultati sono strabilianti, perché la dedizione incondizionata a un progetto e a una visione fa superare mille difficoltà, crea idee, spinge a dare il 110%. Premessa doverosa perché la storia che stiamo per raccontare si svolge, da un anno a questa parte, a Castino, piccolo comune nel Cuneese poggiato su un crinale che domina due valli, una comunità che conta meno di 500 abitanti. In verità tutto inizia a Santo Stefano Belbo, terra di nocciole e luogo noto soprattutto per aver dato i natali a un gigante: Cesare Pavese. Tra il riecheggiare dei versi del grande scrittore, Stefano Vola qui nasce nel 1991 e vive senza aver nulla a che fare con la letteratura. E neanche con la ristorazione, almeno fino al 2009, quando mamma Marisa (che di mestiere si occupava di vino) decide di aprire una piccola bottega di prodotti biologici super ricercati.
«Aprire una pizzeria era il mio sogno. Il corso però non l’ho fatto con quell’intenzione, ma per approfondire le sfaccettature di questo lavoro e conoscere tutto quello che c’era da conoscere». Gira lo Stivale per incontrare colleghi, acquisisce esperienze, tecniche, confronta le idee. Lavora con passione e curiosità. L’otto dicembre scorso quel sogno diventa realtà, Stefano apre Vola, bontà per tutti, sempre a Castino in Alta Langa, assieme al fratello Edoardo che si occupa della sommellerie. La filosofia è utilizzare il più possibile materie prime da agricole piemontesi, creando un legame con il territorio e i suoi interpreti più autentici (a leggere il menu c’è davvero un bel viaggiare tra le migliori realtà regionali). Senza smettere di cercare novità, studiare tecniche. Questa è la sfida.
di
abruzzese, classe 1979, nel mondo della comunicazione dal 2001. Negli ultimi anni ha maturato una specie di ossessione per la ricerca continua di cuochi emergenti. Mangia, beve, scrive: di territori e ingredienti, di produttori e cuochi. E scatta tante foto, per non dimenticare nessun particolare