09-01-2023
Renè Redzepi annuncia: il Noma chiuderà nel 2024
Lo chef scrive sui social: «Per continare a essere Noma, dobbiamo cambiare». E anticipa una nuova stagione, una versione 3.0, che trasformerà il ristorante in un laboratorio gigante
La notizia è destinata a fare in breve tempo il giro del mondo, riguardando una delle insegne più importanti e influenti degli ultimi 20 anni, il Noma di Renè Redzepi, a Copenhagen. Che nel 2024 cesserà di essere un ristorante. E' lo stesso chef ad annunciarlo, con un post sul suo canale Instagram, che rimanda a una pagina del sito del ristorante.
Dove si leggono queste parole: «L'inverno 2024 sarà l'ultima stagione del noma per come lo conosciamo. Stiamo iniziando un nuovo capitolo: noma 3.0. Nel 2025 il nostro ristorante si trasformerà in un gigantesco laboratorio, una pionieristica test kitchen che si dedicherà all'innovazione alimentare e allo sviluppo di nuovi sapori e che condividerà i frutti dei nostri sforzi in modo ancora più ampio.

L'immagine scelta da Redzepi per accompagnare il post social con cui ha dato la notizia
In questa prossima fase continueremo a viaggiare e a cercare nuovi modi per condividere il nostro lavoro. C'è un posto nel mondo in cui dobbiamo andare per imparare qualcosa? Faremo un
Noma pop-up. E quando avremo raccolto nuove idee e sapori a sufficienza, faremo una stagione a Copenaghen. Servire gli ospiti farà ancora parte di ciò che siamo, ma essere un ristorante non ci definirà più. Invece, gran parte del nostro tempo sarà dedicato all'esplorazione di nuovi progetti e allo sviluppo di ancora più idee e prodotti.
Il nostro obiettivo è costruire un'organizzazione che possa durare nel tempo, per compiere un lavoro avanguardistico nel settore alimentare, ma anche per ridefinire le basi della squadra di un ristorante: un luogo in cui poter imparare, correre dei rischi e crescere».
Parlando di questo nuovo sviluppo al New York Times, Redzepi esplicita alcuni ragionamenti che stanno alla base della scelta: «Dobbiamo ripensare completamente il settore. Oggi è semplicemente troppo difficile e dobbiamo lavorare in un modo diverso», ha dichiarato.