Enoteca Pinchiorri, quarta stella a Nagoya, in Giappone

Una quarta stella per l’Enoteca Pinchiorri. È arrivata ieri in Giappone, nell’insegna di Nagoya, una stella che si aggiunge alle 3 di via Ghibellina a Firenze. Una bella soddisfazione per il team di Annie Féolde e Riccardo Monco, a 11 anni dall’apertura del ristorante nella metropoli 370 km a Ovest di Tokyo, all’interno del Toyota Building.

A dire il vero, Pinchiorri aprì pionieristicamente già a Tokyo, 25 anni fa, un’avventura durata 18 anni, mai premiata con la stella Michelin (anche perché la prima edizione della Michelin Tokyo uscì solo nel 2006). «Siamo molto felici di questo riconoscimento», ci spiega Monco raggiunto al telefono, «ogni anno io e la signora Féolde andiamo a Nagoya 3 volte a dettare la linea di cucina. Ci supportano ragazzi bravissimi del luogo: gli chef di cucina Kazuyki Koshidaka e Syo Mizuno, il pasticciere Kohei Shima, coordinati dal general manager Hideaki Sakama. Un piatto apprezzato laggiù? Il Disco di pasta con sugo di gallina e tuorlo d'uovo marinato, lo stesso che abbiamo in carta a Firenze».

Ultime curiosità: in Giappone oggi sono 3 le stelle Michelin firmate da cuochi “italiani”: oltre Pinchiorri a Nagoya, anche Luca Fantin al Bulgari di Tokyo e Heinz Beck, sempre nella capitale. Non ci riuscirono insegne illustri come l’Antica Osteria del Ponte o Sadler. Dopo l’Italia, il Giappone resta comunque il paese con il maggior numero di stelle Michelin di cucina italiana.