15-11-2018

Asta mondiale del tartufo bianco d'Alba, un incasso da record

Raccolti quasi 400mila euro, andranno in beneficienza. La Fiera continua fino al 25 novembre, con grandi chef ospiti

Alba in questi giorni è invasa da un profumo inebriante: fino al 25 novembre, infatti, è di scena l’88esima edizione della Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba, con assaggi, cooking show, approfondimenti e il mercato, dove si realizzano vendite con cifre da capogiro.

L’evento più atteso della kermesse si è tenuto però lo scorso fine settimana, con l’Asta mondiale del tartufo, che in questa edizione ha visto collegati in contemporanea il Castello di Grinzane Cavour, la città di Matera e Hong Kong, nello specifico uno dei ristoranti dello chef Umberto Bombana, l’8 e mezzo.

Il ricavato complessivo dell’Asta ha superato abbondantemente quello dello scorso anno, e come sempre andrà in beneficienza; la cifra finale raggiunta è ragguardevolissima: 394mila euro. Un lotto battuto a Grinzane è andato, per 12.600 euro, al signor Zhang Yong, titolare di una catena di ristoranti in Cina; l’esborso in assoluto più alto è stato quello per il lotto finale, uno splendido esemplare del peso di 880 grammi acquistato da un giovane imprenditore di Hong Kong per 85mila euro.

I Capunet di Ugo Alciati

Capunet di Ugo Alciati

Il weekend dell’Asta è stato inoltre l’occasione per nominare un nuovo Ambasciatore del tartufo nel mondo – la scelta è caduta su Enrico Cerea, che con i fratelli e la mamma gestisce il ristorante bergamasco Da Vittorio – e per assaggiare splendidi piatti realizzati da grandi chef ospiti. Quattro, nello specifico, le toque impegnate nei giorni scorsi. Luigi Taglienti del Lume di Milano ha presentato un Caccia al tartufo, ossia un tartufo di carne cruda, rivestito di polvere di cacao e nocciole, servito con una coperta di tartufo bianco. Filippo Sinisgalli, executive chef di Palato Italiano, ha proposto Uovo, oro e tartufo... tesori della terra: un Uovo di Selva cotto bazzotto, con una panatura all'inglese prima e una classica poi per renderlo croccante, adagiato su una crema di cavolfiore di montagna di Barbiano e una base di spinaci saltati; infine caviale italiano e tartufo. Ugo Alciati, del Guido a Serralunga d’Alba, ha preparato una ricetta piemontese, legata alla tradizione della sua famiglia: i Capunet, involtini di verza ripieni di carne e affogati in fonduta, impreziositi dal tartufo bianco. Per ultimo, Michelangelo Mammoliti de La Madernassa ha giocato con un suo cavallo di battaglia: l’insolito dolce Il mio Piemonte, «un concentrato di dolcezza che celebra la più alta tradizione della pasticceria, in un matrimonio inusuale ma perfetto con il tartufo bianco d'Alba». 

Il Truffle Show continua anche la prossima settimana, con Mariuccia Roggero del ristorante San Marco di Canelli (Asti) e Matteo Baronetto del Del Cambio di Torino. 


News

a cura di

Nadia Toppino

classe 1975, ingegnere creativo, in ricordo di un docente che la definiva troppo creativa per fare l’ingegnere. L’ha avuta vinta lui: così dopo anni spesi nel settore energetico, scrivendo di cibo e viaggi nel tempo perso, oggi scrive a tempo pieno di storie di cibo, di mani che lavorano il cibo, di teste che lo creano. Co-autrice de Storie di cibo dietro nelle Terre di Expo, ideatrice del progetto Storie di cibo dietro le sbarre, che sarà un prossimo libro. Adora il buon cibo e il buon vino