16-02-2022
Andrea Godi, da Novoli (Lecce). Figlio d'arte, nel 2015 ha aperto nel capoluogo barocco, in via Adriatica 4d, la pizzeria 400 Gradi, dove oggi utilizza Neapolis di Moretti Forni
«Oggi ho 31 anni e posso dire di aver passato buona parte della mia vita in una pizzeria. La mia, in particolare, l'ho aperta quando di anni ne avevo 24, nel 2015: non ho mai smesso di lavorare con passione, con una grande gioia per quello che sono riuscito a costruire, sono veramente felice»: basterebbero queste poche parole per raccontare la storia di Andrea Godi, pizzaiolo e titolare di 400 Gradi, a Lecce.
Un figlio d'arte, cresciuto quindi tra impasti e lievitazioni: «Mio padre ha avuto una pizzeria per circa 15 anni e io da ragazzino gli davo una mano, stavo dietro al bancone, ma senza particolare interesse. Quando poi ho frequentato la scuola alberghiera, ho capito che davvero avevo dentro di me una passione per questo mondo, per la cucina, e per le pizze e i lievitati in particolare. Così ho intensificato la mia presenza in pizzeria, quando ancora andavo a scuola solo nel tempo libero e nella stagione estiva, poi in pianta stabile. Inizialmente ho lavorato su un tipo di pizza croccante, sottile, di stile romano. Poi però ho sentito il desiderio di approfondire la conoscenza della pizza napoletana».
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La pizza che oggi propone 400 Gradi è il frutto di questi studi e di questi esperimenti: «Di prove ne ho fatte tante, tra successi e anche qualche disastro. Oggi però la mia pizza racconta la mia visione in modo completo, con un impasto di base fatto con biga, farina di grano tenero tipo 1, 24 ore di fermentazione, investendo sulle attrezzature che mi permettessero di fare al meglio questo lavoro. La ricerca poi è proseguita anche nelle materie prime con cui condire le mie pizze: do sempre la precedenza alle eccellenze locali, selezionando i migliori produttori delle nostre zone, anche se uso anche qualche altra delizia che arriva dal resto d'Italia. Il risultato è un impasto di stile napoletano, con una fermentazione alternativa che dà una consistenza più fragrante, e una forte identità leccese, salentina, pugliese».
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Da questa natura appassionata è originato inoltre il progetto Fermenti, un laboratorio che il leccese ha creato al piano inferiore di 400 Gradi: «Oltre a usare questo laboratorio, che nel corso degli anni ho attrezzato con tutta la strumentazione possibile e immaginabile per la trasformazione degli ingredienti che usiamo per la nostra produzione, ho pensato di invitare altri colleghi pizzaioli, chef, pasticcieri, per farlo diventare un luogo di incontro e di scambio. Chiaramente la situazione generale ha un po’ rallentato queste attività, ma ci tengo molto e spero di riprenderle a breve. Poi avevo anche aperto una pizzeria a Zurigo, dove abbiamo altrettanto scelto Neapolis di Moretti Forni: anche in questo caso stiamo aspettando che ci siano le condizioni per riaprire».
di
Giornalista milanese. A 8 anni gli hanno regalato un disco di Springsteen e non si è più ripreso. Musica e gastronomia sono le sue passioni. Fa parte della redazione di Identità Golose dal 2014, dal 1997 è voce di Radio Popolare Instagram: @NiccoloVecchia