29-01-2022

Hôtellerie: intervista al direttore del nuovo W Rome

Due chiacchiere con Christian Zandonella, il general manager dell'elegante struttura che aspira a diventare il nuovo salotto della capitale, nonché la casa prediletta dei moderni nomadi

Il ristorante Giano, perla di alta cucina curata d

Il ristorante Giano, perla di alta cucina curata da Ciccio Sultano e Fabrizio Fiorani all'interno del W Rome

«Il mio lavoro è sempre guidato da un mantra: ‘fermo ma giusto’ e quando riconosco il talento, cerco sempre di offrire opportunità e crescita di carriera». A parlare è Christian Zandonella, general manager del nuovissimo W Rome, che a capo di una squadra di prim’ordine, ha appena aperto le sue porte nel cuore della Città Eterna, non lontano da Piazza di Spagna. È il debutto in Italia per W Hotels Worldwide, parte del portfolio di 30 straordinari marchi alberghieri di Marriott Bonvoy.

«W Rome è un hotel che saprà sorprendere sia i viaggatori del jet set internazionale sia gli ospiti italiani con esperienze culinarie indimenticabili e un design attento, che trova ispirazione nella storia e nella cultura della capitale» assicura Candice D'Cruz, vice president Luxury Brands, Europe, Middle East & Africa di Marriott International. Il tutto in un contesto accattivante ed elegante, dal design innovativo realizzato da Meyer Davis, dove si aprono spazi inaspettati, come il giardino segreto Parlapiano, a cui si accede da una porta nascosta, ispirato allo stile architettonico di Borromini, decorato con panchine, siepi e fontane. 

Christian Zandonella, general manager del W Rome

Christian Zandonella, general manager del W Rome


In totale, 162 camere e suite all’interno di due palazzi adiacenti del XIX secolo, ispirate nell’arredo alla Roma di ieri, oggi e domani: sfoggiano decori color blocking e decisi motivi grafici, nelle tonalità dell’arancione brunito, del rosso scuro e del verde bosco. Le aree comuni hanno uno stile eclettico, sculture e opere d'arte, pavimenti in marmo nero e grigio.

Ci si ritrova nella W Lounge tra musica dal vivo, dj set e cocktail bar, mentre l’Otto Rooftop Bar serve cocktail, crudi e pizza con vista. A firmare la carta del ristorante Giano è niente meno che Ciccio Sultano del bistellato Duomo di Ragusa Ibla, che fonde cucina siciliana e cultura romana, valorizzando i sapori italiani più autentici e ingredienti della terra di Trinacria, con una proposta di all-day dining. Cuore pulsante sarà il cortile dell’hotel, Giardino Clandestino, punto d’incontro per l’apertivo accompagnato da specialità di street food siciliano. In tema di talenti non è da meno il pastry chef Fabrizio Fiorani, mente di Zucchero x Fabrizio Fioraniil lato dolce del W Rome. L’atleta italiano Pietro Boselli è invece il pensiero dietro a Wellness at W Romecon la prima palestra FUEL x Petra Studio e un programma di personal training. Non manca la moda, con il W The Store curato da Daria Reina, direttrice artistica, fotografa, travel editor, tastemaker italiana e co-fondatrice di Chez Dede

L'elegante welcome area del W Rome

L'elegante welcome area del W Rome


Per Christian Zandonella​ è una nuova, entusiasmante, sfida. Nato in Alto Adige e cresciuto a Monaco, in Germania, ha iniziato il suo percorso nell’ospitalità di lusso all’età di 16 anni. Una carriera internazionale la sua, che l’ha portato dal The St. Regis Mardavall di Maiorca al The Ritz-Carlton Hotel Company di Cancun, e poi a New York City, a fianco di Eric Ripert del tristellato Le Bernardin, prima di aprire il suo primo ristorante, all’interno del The Ritz-Carlton Grand Cayman. A 28 anni torna nel Vecchio Continente: è f&b manager dell’Hotel Arts Barcelona, poi al Capri Palace e all’Hotel Adlon, in seguito ancora in Marriott International come hotel manager al The Ritz-Carlton Toronto, poi in Bahrain, infine al The Ritz-Carlton Vienna dove viene premiato come general manager dell’anno per l’Europa, prima di tornare in Italia. 

Ha girato il mondo e lavorato per alcuni dei più prestigiosi brand alberghieri. Cosa porterà della sua esperienza al W Rome?

Quello che porto al W Rome è la mia passione per il buon cibo e gli ottimi drink. Ho contribuito a creare numerosi ristoranti e bar di successo in tutto il mondo e ciò che si trova al W Rome è anche il risultato del mio viaggio. Il servizio è sempre stato in prima linea negli hotel in cui ho avuto l’onore di lavorare, offrendo agli ospiti un’esperienza di servizio tale per cui sentono di voler tornare. Questo è il centro del mio lavoro qui.

W Hotels Worldwide è parte del portfolio di 30 marchi alberghieri di Marriott Bonvoy, cosa lo rende unico?

W è nato a New York e il nostro focus su design, musica, moda e FUEL è rimasto tale e quale. Ciò che ci rende unici è che non siamo mai “malinconici” nel modo in cui affrontiamo l’ospitalità, vogliamo essere rilevanti nel luogo in cui ci troviamo, ma senza il desiderio di riportare indietro i bei tempi andati, bensì con l’ambizione di creare i "nuovi bei tempi". Se vuoi essere al centro dell’azione devi soggiornare negli hotel W.

Lounge bar

Lounge bar

W Rome sarà il primo hotel del gruppo in Italia, la sua visione per W Rome non è solo quella di portare W Hotels in Italia, ma anche di portare l’Italia in W Hotels, in che modo?

Era chiaro fin dall'inizio che non avevamo molta brand equity (non c’era una forte cultura del brand) in Italia, siamo conosciuti dai viaggiatori internazionali ma quando si entra in un nuovo mercato bisogna cercare di mantenere un atteggiamento umile. Abbiamo scelto con cura i veri tastemaker del Made in Italy, da Ciccio Sultano, il nostro consulente per la ristorazione, Pietro Boselli, uno degli health athletes di maggior successo al mondo o Daria Reina che ha curato il nostro concept store W the Store. Tutti loro rappresentano ciò per cui l'Italia è conosciuta, ovvero eccellenza nel cibo, nel design, nella moda.

Come sono cambiate le esigenze dell’hôtellerie di lusso?

Alcune aspettative non sono cambiate per niente, come una camera pulita e internet veloce, ciò è che fondamentalmente cambiato è che gli ospiti vogliono che il tempo a loro disposizione sia rispettato e, dove possibile, valorizzato. I giorni dei check-in lunghi 45 minuti, il mostrare la camera all’arrivo...sono finiti. A volte gli ospiti arrivano già incredibilmente informati sulla destinazione, sugli ultimi ristoranti, sulle mostre e sugli aperitivi imperdibili. Il nostro compito è quello di colmare le lacune. Ad esempio, se fai una passeggiata intorno al Pantheon, fai una sosta a Sant’Eustachio per uno dei migliori caffè o se vai in quel bar davvero alla moda, assicurati arrivando lì di fermarti a dare un’occhiata ad un concept store sulla strada. Qualunque cosa facciamo è finalizzata a facilitare la vita dei nostri ospiti, condividendo raccomandazioni personali e consentendo loro così di risparmiare tempo, dando accesso privilegiato ad indirizzi della città che potrebbero scoprire solo navigando in Internet.

Stile e design nella living room

Stile e design nella living room

Qual è il vostro target, la clientela sarà soprattutto internazionale? Quali sono le vostre proiezioni/previsioni di occupancy nei prossimi mesi, purtroppo ancora segnati dall’incertezza?

Vogliamo diventare il salotto di Roma e la casa di quei “nomadi contemporanei”per ogni loro tappa nella capitale. Siamo incredibilmente positivi riguardo al futuro, in particolare la primavera e l'estate promettono benissimo in termini di richieste e piccoli eventi di alto profilo. Personalmente credo che, finché sai cosa stai facendo, non ci sia spazio per l’incertezza.

Design, gastronomia, fashion, wellness, quali sono gli asset dell’offerta?

Siamo giovani e selvaggi, ci occupiamo di qualsiasi esigenza e siamo in grado di offrire esperienze eccellenti in ogni campo. Il nostro successo è creare bar fantastici dove non solo gli ospiti dell’hotel, ma anche i romani si sentano a proprio agio. Dove, se non al W Rome, sarà possibile trovare il miglior allenamento, gli spaghetti più gustosi, un’incredibile pizzeria sul rooftop, una magnifica piscina e il miglior concept store di Roma, tutto in un unico indirizzo?

Come è nata la collaborazione con grandi chef come Ciccio Sultano e professionisti della pasticceria come Fabrizio Fiorani?  

Le collaborazioni nascono attraverso le relazioni e la fiducia. Siamo felici che i nostri partner credano in questa avventura: con loro condividiamo una visione che cerca umilmente di portare una ventata di novità a Roma.

In quale zona ha aperto l’hotel? Perché questa scelta?

Rione Ludovisi, meglio conosciuto come Via Veneto. È importante sottolineare che vogliamo dar vita ad un nuovo capitolo di Via Veneto e avere la possibilità di contribuire a creare il futuro di questo quartiere.

Su quali esperienze puntate per rendere indimenticabile il soggiorno?

Stiamo creando creare un mosaico di esperienze, spaziando dal profumo alla musica, dalla stanza più accogliente alla colazione più sorprendente, passando per una delle migliori pizze da provare. Le esperienze sono la somma delle interazioni che avrete con noi e credetemi... il mio team spacca!


Hôtellerie

Radiografia, notizie e curiosità sugli hotel e le locande più importanti in Italia e nel mondo.

a cura di

Elisabetta Canoro

Giornalista professionista, è consulente di Identità Golose, vice direttore di The CUBE Magazine e collaboratrice di AD Architectural Digest italia e Panorama. Autrice di guide e di libri editi da WhiteStar e Marco Polo

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