31-10-2021
La formula del pane (Giunti, 287 pagg., 24 euro) è il nuovo libro della giornalista Laura Lazzaroni, premiata dalla Guida di Identità Golose 2015 come miglior food writer dell'anno. E' il secondo volume firmato da Lazzaroni sul tema della panificazione: per Guido Tommasi era infatti uscito nel 2017 Altri grani, altri pani, che raccontava le sue prime esperienze tra farine e impasti, l'origine della sua passione e gli incontri con diversi professionisti della materia che l'avevano ispirata, le tipologie di grani con cui aveva iniziato a sperimentare.
Laureata in biologia, giornalista, è stata caporedattore attualità della rivista L’Uomo Vogue, ha lavorato a New York come inviato di D-La Repubblica delle Donne. Sempre a New York ha seguito il rilancio, in qualità di direttore, dell’edizione americana de La Cucina Italiana, ed è stata co-direttore della prima edizione italiana del magazine Food&Wine. Pochi mesi fa ha firmato, in inglese, il libro The New Cucina Italiana, pubblicato da Rizzoli New York
La parola è metodo, un termine che ricorre sin dalla Premessa: «Il metodo è il motivo per cui ho scritto questo libro. Affinché ognuno di voi possa trovare la propria formula del pane», spiega Laura Lazzaroni a pagina 13.
«L'idea che volevo raccontare è quella di una visione di insieme: tra i diversi prodotti della panificazione, ci sono parentele, elementi comuni. Quando cogli queste parentele, capisci che invece che imparare una singola ricetta, puoi apprendere un metodo. Nel libro ne presento tre, partendo dai quali, applicando delle piccole modifiche in alcuni passaggi chiave, si ottengono prodotti diversi. L'esempio forse più immediato è quello del metodo 2, degli impasti ad alta idratazione: il primo prodotto che racconto è la Ciabatta, a cui mi sono molto appassionata. Ma in pochi credo sappiano che con lo stesso impasto della ciabatta si possono ottenere focacce, pizze in teglia e perfino le pizze tonde. Lo stesso impasto: io lo faccio fermentare per due giorni, poi il giorno in cui si va in cottura, all'ultimo momento, si può decidere cosa ottenere. Cambia solamente la chiusura del processo, ovvero come lo stendi, come lo cuoci».
Pubblicazioni e novità editoriali del pianeta gola
a cura di
Giornalista milanese. A 8 anni gli hanno regalato un disco di Springsteen e non si è più ripreso. Musica e gastronomia sono le sue passioni. Fa parte della redazione di Identità Golose dal 2014, dal 1997 è voce di Radio Popolare Instagram: @NiccoloVecchia
Ispiratore di tanti altri panificatori, Longoni saprà stupirci e regalarci tante riflessioni interessanti anche sul palco del congresso di Identità Milano 2024
Giuseppe Di Gaetani e mamma Filomena Palmieri con i loro pani ripieni proposti dal loro Da Filomena a Castrovillari (Cosenza), uno degli indirizzi che, in Calabria, riscoprono tradizioni antiche