07-12-2024

Gli amari delle feste, tre storie italiane: Adriatico, Amaro Formidabile e Amaro Camatti

La nostra selezione delle bottiglie più interessanti per un calendario dell'Avvento "spiritoso" oggi si sofferma sui bitter firmati da grandi liquoristi, dalal Puglia a Roma alle Cinque Terre

L’Italia nasconde una tradizione liquoristica che fino a pochi anni fa, era appannaggio di professionisti e appassionati, ma che le tendenze attuali del mercato e della miscelazione hanno portato alla ribalta. Da antiche ricette di monaci benedettini o frutto di ricerche di distillatori e produttori illuminati, gli amari sono un’espressione intensa e ricca di un territorio e delle sue materie prime.

 

In Puglia Adriatico propone un amaretto realizzato con mandorle raccolte a mano e tostate, messe a macerare e poi distillate da un produttore locale di amari e grappe. Quest’anno nasce una nuova edizione limitata in collaborazione con Planteray Rum e il suo master blender Alexandre Gabriel. È stata selezionata per l’occasione una botte di Rum delle Fiji, che conferisce note di caffè e sapori tostati che si bilanciano bene con la morbidezza dell’amaretto e i suoi sentori di mandorla e vaniglia.

La storia di Armando Bomba, famoso liquorista romano scomparso alcuni anni fa, affascina sempre così come l’ideazione di Amaro Formidabile in una ex officina nel quartiere San Basilio a Roma. Appassionato di bar e di liquori, ma anche dell’arte profumiera che ha appronfondito, il suo amaro è un omaggio all’artigianalità e alla convivialità. Realizzato con 14 botaniche aromatiche e officinali, Formidabile si contraddistingue per le sue note di fave di cacao tostate e anice, la china rossa, il rabarbaro, la rosa damascata, l’assenzio romano e la genziana. Leggermente affumicato e agrumato è ideale come fine pasto.

Sono 100 le candeline che a marzo ha festeggiato Camatti, amaro di tradizione ligure e prodotto dalla Distilleria Cinque Terre. Per l’occasione l’etichetta e la confezione si rinnovano grazie alla collaborazione con l’artista Francesco Poroli, che ha voluto celebrare il profondo legame tra l’amaro e la città di Genova. Mandorlo, china, menta, genziana e arancio amaro sono tra le materie prime accuratamente selezionate, infuse e macerate a seconda delle loro caratteristiche. Fatte decantare in botti, filtrate viene aggiunto uno sciroppo di acqua e zucchero per ottenere l’Amaro Camatti. Non è solo un liquore da bere in purezza, ma anche un’ottima base per la miscelazione come ad esempio in un twist sull’Hanky Panky.


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di

Claudia Orlandi

sceneggiatrice e scrittrice, dalla scuola di giornalismo enogastronomico del Gambero Rosso è approdata a Identità Golose