05-12-2024
Continua il nostro percorso attraverso distillati e alternative analcoliche per le feste
Aperte le prime finestrelle del nostro Calendario “spiritoso” la selezione di Identità Golose, per i prossimi tre giorni, vi propone non solo alta gradazione ma anche uno dei trend più in voga nel momento.
Da ovest a est, da nord a sud, tutto il mondo sta abbracciando la tendenza della bassa gradazione alcolica o del non alcol. Quindi non solo spirits senza alcuna gradazione, ma anche prodotti la cui produzione risponde a un’antica tradizione millenaria.
È il caso della kombucha di Legend Kombucha, una delle prime brewery artigianali italiane di Kombucha, una bevanda amata e conosciuta già in gran parte del mondo, dalle innumerevoli proprietà benefiche. Antico tonico orientale, fresco, leggermente effervescente e dal gusto unico, nasce dalla fermentazione di tè zuccherato con l’aggiunta di SCOBY (acronimo inglese di Symbiotic Culture of Bacteria and Yeast), una coltura simbiotica di batteri e lieviti che favorisce la digestione, promuove un benessere generale, supporta il sistema immunitario e migliora la vitalità. Per questo Natale esce un’edizione limitata ideata con lo chef Antonio D’Angelo dell’azienda agricola biologica L’Orto di Mimì della provincia di Brescia e si caratterizza le note piccanti dell’insalata asiatica – simile nel gusto al rafano – e quelle dello zenzero disidratato, esaltate da liquirizia e cardamomo, in grado di donare un twist intenso e balsamico.
Dall’esperienza di un biologo e bartender inglese, Paul Mathew, nasce invece Everleaf una proposta analcolica per la miscelazione ottenuta da piante e botaniche selezionate con l’intenzione di preservarne le caratteristiche organolettiche attraverso diversi metodi di lavorazione. A seconda della pianta, infatti, si distilla a vapore ad esempio il vetiver oppure si macera in alcol la vaniglia… il tutto viene poi miscelato a mano. Per l’occasione abbiamo selezionato Everleaf Mountain per la sua aromaticità e freschezza, realizzato con fiori di ciliegio sakura giapponese, rosa canina, fragola, ginepro, mirto, carota nera, assenzio e una varietà di elicriso.
Rimanendo in Italia ma alzando il tenore alcolico, non può mancare un salto in Piemonte e alla tradizione di vermouth e bitter, che tanto hanno fatto per la storia della miscelazione e dell’aperitivo italiano. Paolo Dalla Mora, già creatore di Engine Gin, ha dato vita a un rosa di vermouth rosso, bianco, dry e bitter che diventano le basi di grandi classici come il Negroni, lo Sbagliato, l’Americano e il Milano – Torino. Per i più appassionati non solo tutte le referenze Strucchi in versione mignon, ma anche una stampa del libro di Arnaldo Strucchi, “Il Vermouth di Torino”, una vera bibbia sulla produzione sulla produzione del “vino aromatizzato” più famoso al mondo.
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sceneggiatrice e scrittrice, dalla scuola di giornalismo enogastronomico del Gambero Rosso è approdata a Identità Golose