05-01-2018
Lo chef e il suo addio Al Pont de Ferr: «Amo questo lavoro ma oggi so che devo posporlo a mio figlio, a mia moglie, alle loro e alle mie esigenze»
Vittorio Fusari
Vittorio Fusari ha voluto spiegare le ragioni del suo addio Al Pont de Ferr con una lettera aperta. La pubblichiamo, perché è molto bella, e Fusari una persona degna di grande stima.
A tutti gli amici Con il servizio di sabato 23 dicembre ho chiuso la mia esperienza a Milano. Quasi tre anni intensi dal 18 marzo 2015 che annunciava Expo ed il tema di Nutrire Il Pianeta. Tre anni importanti al fianco di Maida, grande imprenditrice e sommelier, fondatrice del Pont de Ferr storico locale sul Naviglio Grande. Il progetto ambizioso di una cucina Sana e Gustosa, Italiana dove tradizione e innovazione fossero al servizio del Nutrire in modo pulito e giusto Una squadra nuova da costruire con fatica. Un passato nobile da rispettare e un futuro da progettare nel segno di materie prime sostenibili, stagionalità, qualità e pulizia nei piatti. La mia cucina pensando che piacere e bellezza sono veicoli dell’alimentazione con uno sguardo al futuro dell’ambiente che è il patrimonio da custodire per tutti gli esseri viventi. Tanto lavoro, tante soddisfazioni, qualche delusione.
Amo questo lavoro profondamente ma oggi so che sono chiamato altrove e so che devo posporlo alla famiglia, a mio figlio, a mia moglie, alle loro e alle mie esigenze. Perché anche di loro si nutre la mia ispirazione.
Fusari con Maida Mercuri, patron de Al Pont de Ferr
Mi resta un’esperienza importante profonda e verticale. Una città in movimento nella quale sono cresciuto con le sue provocazioni e stimoli. Un bagaglio ricco da portarmi dietro. Tenendomi ben stretto ciò che ho fatto per ripartire da ciò che sono.
Lascio una grande squadra, composta di persone che manterrò nel cuore; continuerà a lavorare pronta ad aiutare ed a costruire la nuova strada con il mio successore. Un grande grazie a Maida con cui brinderò ancora e ancora, con l’amicizia di sempre. E tanti sentiti auguri al mio successore.
In attesa di scoprire dove mettere le mie prossime radici di cuoco, auguro a tutti un buon 2018 Vittorio
di
sono un cuoco, il mio mestiere è fare. La passione per la Franciacorta mi ha portato a dar vita all’osteria Il Volto, al ristorante Le Maschere e alla Dispensa Pani & Vini. Il mio viaggio è proseguito dalla campagna lombarda fino a Milano, al Pont de Ferr. Ma il mio lavoro è anche al di fuori delle cucine: tramandare la sapienza millenaria della gastronomia italiana è la mia vita. Perché il buon mangiare avvicina le persone, aiuta a trovare punti di vista comuni, aiuta ad essere felici