Giulio Terrinoni

Foto Brambilla-Serrani

Foto Brambilla-Serrani

Spirito devoto al mare, mano sempre salda ai fornelli e sguardo da sognatore since ‘75. Superato a pieni voti l'avvio del suo ristorante Per Me, Giulio Terrinoni è qui libero, centrato e giustamente soddisfatto dei riconoscimenti ottenuti. Dopo anni trascorsi alla guida dell’Acquolina Hostaria di Roma infatti, Terrinoni ha scelto nel dicembre 2015 di prendere il largo in “mare aperto” alla ricerca di nuove frontiere e soddisfazioni individuali. Il grado di maturità era ottimale per salpare, così come la forza di volontà per rimettersi in gioco e dare corpo ai propri sogni.

Aspirazioni tenute in caldo dallo chef fin dagli albori del percorso professionale: fatto di una dura gavetta, intrapresa seguendo la passione alimentata nel ristorante di famiglia. La sua avventura inizia alla scuola alberghiera di Fiuggi, alla quale seguono le esperienze in grandi hotel come lo Sheraton di Roma, poi il ristorante La Torre al fianco di Antonio Ciminelli e la sua prima scommessa da solista, come executive del Panda ai Parioli. Tappe che hanno evidenziato una crescita personale, coniando uno stile fondato sulla materia prima e su un gesto tecnico istintivo, espresso, che trae nutrimento dal vissuto quotidiano del cuoco.

Dopo i traguardi conquistati con Acquolina, l’esigenza di concedere maggiore spazio alla propria identità lo porta a dare vita al progetto Per Me, appunto. Tra i vicoli pregni di storia di via dei Banchi Vecchi e via Giulia, il bel ristorante di Terrinoni sintetizza l’animo dello chef in un concept “ricamato” sull'ospite, con una proposta dinamica e interattiva. Il locale esprime una filosofia materica, che celebra il prodotto valorizzando in particolare il pescato selvaggio. Un'indole culinaria in costante fermento creativo, che avanza su una nuova rotta di intenti passionali senza alcun vincolo espressivo.

Giulio ricerca perfezionismo “impulsivo” in ogni dettaglio: dai materiali architettonici selezionati per gli ambienti interni, passando all’offerta gastronomica, che muta durante il giorno tra piatti gourmet e le goliardiche tapas all’italiana battezzate tappi. La stessa cura si trova nell'amministrazione di sala e cantina, conferendo massima libertà gestionale al giovane sommelier Giulio Bruni e alla brava Flaminia Francia, compagna di Giulio, che coordina il servizio con incredibile charme. Un team che si completa con il timbro brillante in pasticceria del pastry-chef Valerio Romani, secondo storico di Terrinoni: a confezionare una linea eclettica, capace di spaziare dal pesce alla carne con virtuosismi lontani da esercizi di stile fini a se stessi. Accomodati sull’ampio bancone con cucina a vista, o seduti nelle eleganti sale nel cuore pulsante di Roma, vivrete un'atmosfera sartoriale, che coniuga sostanza, estro e rara padronanza introspettiva della materia prima. 

Ha partecipato a

Identità Milano


a cura di

Lorenzo Sandano

attitudine gourmet since '91, viaggia senza sosta a caccia di tavole e sapori da raccontare. Collabora con importanti testate web e cartacee