Il menu di Mukhin e Taglienti

26-09-2015 | ore 19:30 e 21:00

Sono il russo Vladimir Mukhin, del ristorante White Rabbit di Mosca e l'italiano Luigi Taglienti, i due splendidi protagonisti di una cena che si inserisce nel calendario dei quattro mani di “Italian & International Best Chefs”, i migliori chef che cucinano a Identità Expo.

Mukhin considerato uno dei giovani cavalli di razza che sfidano il vento contrario della piatta tradizione che dominava a Mosca e dintorni, tanto da conquistarsi un lusinghiero 23esimo posto nella S.Pellegrino World’s 100 Best 2015. Classe 1983, è al timone dal 2014 del moscovita White Rabbit, sulla piazza Smolenskaya, un ristorante sopraelevato con vista da brivido su almeno tre delle Sette Sorelle, i grattacieli in stile gotico-elisabettiano voluti da Stalin per rivaleggiare con quelli della New York di allora.

Mukhin scrive nel piatto la sua personalissima campagna di Russia, un viaggio soprattutto di terra perché il mare da cui trarre del pescato o è d’acqua dolce (il Caspio e il Mar Nero a Sud) o è molto distante e inospitale (il Barents a Nord). 

Quanto a Taglienti, la sua cucina oscilla tra due poli che non definiremmo opposti ma complementari: la filologia e l’avanguardia. Da un lato c’è lo studioso che scorre attento, lente d’ingrandimento in mano, le ricette storiche delle Alpi Marittime; dall'altro la creatività. Ligure di Savona, diplomato a Finale, ha varcato la regione per gestire a lungo i fuochi al Delle Antiche Contrade, un’ex stazione di posta in centro a Cuneo. Poi il Trussardi Alla Scala, dal luglio 2012. E tra non molto...

 

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