02-12-2014
Ugo Alciati di Guido a Serralunga d’Alba (Torino), Aurora Mazzucchelli del ristorante Marconi di Sasso Marconi (Bologna) e Alessandro Negrini di Aimo e Nadia (Milano) in uno scatto di ieri all'ora di pranzo, al terzo piano di Eataly Roma, culla della seconda edizione del Roma Food&Wine Festival
L’ultimo dei 5 turni (su 3 giorni) del Roma Food&Wine Festival si è chiuso ieri a pranzo con la calata dell’ultimo tris d’assi: Aurora Mazzucchelli del ristorante Marconi di Sasso Marconi (Bologna), Ugo Alciati di Guido a Serralunga d’Alba (Cuneo) e Alessandro Negrini di Aimo e Nadia (Milano).
Il risotto di Alessandro Negrini e Fabio Pisani di Aimo e Nadia a Milano (foto Brambilla-Serrani)
Ugo Alciati confeziona il suo peperone quadrato
E così anche l’ormai archetipale Peperone quadrato al forno ripieno con tonno, acciughe e capperi di Salina di Ugo Alciati, «Un piatto», illustra il cuoco, «figlio della tradizione piemontese e della tradizione della mia famiglia, costruita su 53 anni di ristorazione. Il peperone è un esempio di come anche le ricette più classiche possono subire modifiche, estetiche, di contenuto, di abbinamento, di metodologia di cottura. La tradizione è storia da evolvere». Per poter presentare un piatto digeribile («Un obiettivo importantissimo, che teniamo sempre a mente»), tutti gli ingredienti sono cotti in modo diverso e «Il peperone è cucinato una prima volta a secco e una seconda a vapore». Va da sé che «La scelta di grandi materie prime con cui costruirlo deve venire prima di tutto».
Il tortello di Aurora Mazzucchelli
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