18-10-2017

Seta e Villa Feltrinelli nuovi membri de Les Grandes Tables du Monde

Il riconoscimento attribuito poche ore fa a New York. Felici i due chef, Stefano Baiocco e Antonio Guida, che entrano nel gotha dell'alta ristorazione

Antonio Guida e Stefano Baiocco, secondo e terzo d

Antonio Guida e Stefano Baiocco, secondo e terzo da sinistra, alla cerimonia di New York

Due nuovi membri italiani de Les Grandes Tables du Monde, una delle più importanti associazioni della ristorazione a livello internazionale, che riunisce i rappresentanti della tradizione e dell’eccellenza dell’alta gastronomia. Si tratta del ristorante Villa Feltrinelli a Gargnano, sul lago di Garda, guidato dallo chef Stefano Baiocco e, sempre in Lombardia, del Seta al Mandarin Oriental di Milano, chef Antonio Guida. L’annuncio, avvenuto poche ore fa, nella notte, a New York, rende onore al costante impegno di due grandi proferssionisti.

Nata nel 1954 da un’iniziativa di sei ristoratori parigini con lo scopo di mantenere viva l’arte dell’alta cucina e del bien vivre, l’associazione si rifà a un pensiero dell’artista Jean Cocteau: «La tradizione è in movimento perpetuo. Essa avanza, essa cambia, essa vive». Les Grandes Tables du Monde recensisce ad oggi 172 ristoranti in 26 Paesi, accomunati dal gusto per l’eccellenza gastronomica, l’arte del servizio e del saper vivere. Creare il “sublime” e saperlo condividere con generosità, questo è il credo che Les Grandes Tables du Monde ricerca nei migliori ristoranti del mondo, aspetti che Guida e Baiocco sanno reinterpretare con eleganza e creatività esemplare.

«Questo nuovo riconoscimento ci riempie di gioia e orgoglio: a soli due anni dall’apertura stiamo raccogliendo consensi importanti che valorizzano il nostro impegno quotidiano e ci motivano ogni giorno a perfezionarci sempre di più, per regalare agli ospiti un’esperienza unica», ha commentato Guida. Felicissimo anche Baiocco, particolarmente onorato di entrare a far parte di un’associazione così prestigiosa, «poiché tutte queste maisons hanno un denominatore comune: l’eccellenza».


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A cura della redazione di Identità Golose