25-05-2017

Olio per la Pace, scrigno di biodiversità

Torna per il G7 di Taormina l'iniziativa di Manfredi Barbera: un prodotto da olive di varietà Cerasuola, Biancolilla e delle 381 cultivar coltivate nel campo di conservazione del germoplasma dell’olivo in provincia di Enna

Nella mitologia greca si narra che la dea Atena offrì un albero di ulivo agli ateniesi in segno di pace dopo aver sconfitto Poseidone. La stessa pianta delle oleacee compare in ben tre episodi della Bibbia: tra il becco della colomba che ritornò da Noè dopo il diluvio, nell’Orto del Getsemani dove Gesù si recò a pregare la notte del suo arresto, e tra le mani della folla gioiosa che acclamava quest’ultimo quando entrò a Gerusalemme (pochi giorni prima che fosse crocefisso).

Se l’ulivo è, così, simbolo di armonia, anche il relativo olio può diventare, per proprietà transitiva, foriero di pace e integrazione tra popoli e culture; in quest’ottica nasce il progetto “Olio della Pace”, ideato da Manfredi Barbera, amministratore unico di Premiati Oleifici Barbera, azienda siciliana attiva da oltre un secolo, e fondatore del Consorzio Filiera Olivicola (CO.FI.OL.) e promosso dallo stesso Consorzio in partnership con il Libero Consorzio Comunale (ex Provincia Regionale) di Enna.

L’Olio per la Pace vuole promuovere l’impegno socio culturale della Sicilia nei confronti della tutela dell’ambiente e delle attività che favoriscono lo sviluppo sostenibile, attraverso la cooperazione e l’integrazione culturale. Si auspica inoltre di essere la testimonianza di un modello d’integrazione possibile tra tutti i popoli del Mediterraneo, visto che si tratta di un olio 100% italiano, ottenuto da olive della varietà Cerasuola, Biancolilla e dalle 381 cultivar nazionali e internazionali coltivate e raccolte nel campo di conservazione del germoplasma dell’olivo a Zagaria, in provincia di Enna, molite a freddo nel frantoio sperimentale a tecnologia avanzata di Premiati Oleifici Barbera a Custonaci, in provincia di Trapani, per conto del Consorzio.

Il Consorzio Filiera Olivicola (CO.FI.OL.), proseguendo il lavoro di aggregazione di filiera iniziato nel 2001 dal Consorzio Oleifici Siciliani, è nato nel 2011 con l’obiettivo di promuovere un processo di ricognizione, coesione e sviluppo della filiera olivicola siciliana. Attualmente è composto da 6 stabilimenti di confezionamento e stoccaggio di olio extra vergine di oliva di origine protetta (DOP Monte Etna, DOP Valle del Belice, DOP Val di Mazara, DOP Valli Trapanesi, DOP Monti Iblei, DOP Valdemone), una rete di 60 frantoi che, negli ultimi tempi, ha saputo investire in tecnologia e sviluppo oltre che nelle fonti di energia rinnovabile, 200 aziende agricole consorziate e un indotto di oltre 5.000 olivicoltori.

 “Nel 2015 – spiega Manfredi Barbera – abbiamo fatto arrivare al nostro frantoio sperimentale di Custonaci, le olive del campo sperimentale di Zagaria, riconosciuto dal mondo scientifico e dalle associazioni culturali come un vero scrigno della biodiversità olivicola. Le olive sono state poi molite insieme per dare vita a un olio extra vergine unico al mondo, l’olio dei popoli e della pace, presentato in anteprima a EXPO Milano e adesso riproposto in occasione del G7 di Taormina. In un momento storico particolarmente delicato come quello attuale – aggiunge Barbera - occorre che ognuno di noi, e non solo i governi, si impegni per la costruzione di una cultura della pace e dell’integrazione, così come ci insegna il modello siciliano. Da sempre la nostra isola è stata crocevia di popoli, culture e religioni che hanno saputo convivere pacificamente sotto lo stesso cielo. La pace non può essere solo un sogno, deve essere un impegno, che parte anche dai piccoli gesti quotidiani”.

Durante il 43º vertice del G7 che radunerà, il 26 e il 27 maggio, i potenti della terra in Sicilia e per tutto il mese di maggio, i clienti dei ristoranti di Taormina e del circuito Le Soste di Ulisse, troveranno sulle loro tavole una bottiglia da 250 ml di “Olio per la pace”. Il formato da 100 ml sarà invece omaggiato agli ospiti degli hotel che, durante il vertice mondiale, soggiorneranno nella cittadina siciliana. Olio buono e pace nel mondo, gusto e armonia. Viva la vita.


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a cura di

Davide Visiello

classe 1974, sommelier, assaggiatore di caffè e verace uomo del Sud, è alla costante ricerca di sole e cieli azzurri. Nato a Vico Equense e cresciuto a Castellammare di Stabia, ama la cucina quando è innovativa e ha solide basi. Epicureo di cuore e palato, vive e scrive a Palermo, ma mangia e beve ovunque. Collabora con Identità Golose dal 2016