piazza 5 Luglio 1944, 15 Piozzo (Cuneo) T. +39.0173.795431
Ci è capitato qualche tempo fa di definire Teo Musso il “Jim Morrison della birra artigianale italiana” e la definizione dev’essere piaciuta se è stata ripresa anche da un collega inglese in un suo recente libro. Ma è il caso di spiegarla per bene. Musso non ricorda Morrison per l’aspetto estetico e probabilmente canta malissimo, ma come Morrison con i suoi Doors voleva “aprire le porte della percezione” così ha fatto lui. Almeno in merito alla percezione della birra in Italia. E se questo vi sembra poco… Già il fatto di crescere nel cuore delle Langhe e decidere di fare birra la dice lunga sulla sua originalità di pensiero. Aggiungete poi che ha iniziato nel lontano (in termini birrari) 1996, che si è fatto conoscere per le sue birre ma anche per aver posizionato delle cuffie sui fermentatori (la musica influisce sull’azione dei lieviti), che con una delle sue creature, la Xyayu, ha scardinato in un sol colpo tutti i luoghi comuni sulla birra (la schiuma, è amara, eccetera…) e che, in ultima battuta, ha da poco realizzato una barricaia con “legni” arrivati dalle più prestigiose cantine vinicole della Penisola, e potrete farvi un’idea del personaggio. Almeno parziale. Perché il bello di Teo Musso, oltre l’aspetto da gitano timido, è il fatto di essere in continua evoluzione, in continuo fermento. Quando pensi di acchiapparlo, lui è già qualche passo avanti. Affascinato dalla sua ultima idea, dal suo ultimo progetto. Il ristorante buen retiro di Piozzo, Casa Baladin, dove si sperimenta una cucina alla birra intraprendente e si sorseggiano le Riserve Baladin, i locali Open, dove ci si può confrontare con il meglio della produzione artigianalbirraria della Penisola, lo sbarco a Eataly New York, dove in collaborazione con l’amico e collega Leonardo Di Vincenzo, aprirà un microbirrificio con vista su Manhattan. Fino all’ultima birra? La Open Noir, aromatizzata con liquirizia calabrese. Quando e quale sarà allora la prossima mossa di Teo? Forse basterà attendere Identità Golose a Milano.
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Da sinistra, gli ospiti speciali della festa: Friedi Schmuck, Enrico Crippa, Luca Scarsella, Loretta Fanella, Massimiliano Prete, Teo Musso, Gabriele Bonci,
Il bancone di Amor, il locale del Gruppo Alajmo e Philippe Starck che inaugura al pubblico mercoledì 10 aprile in corso Como 10 a Milano, telefono +390247703699 (foto del servizio di Lido Vannucchi)
Leonardo Di Vincenzo, romano, 42 anni. Ha fondato Birra del Borgo a Borgorose (Rieti) nel 2005. Nel 2016, la vendita alla multinazionale belga-americana AbInBev