Giovanni Leone

catanese, classe 1961. Leone di nome e architetto in.fatti. Cultore del bello e del buono, si dedica a comporre, progettare e realizzare tra il cucchiaio e la città, accorpando nell'idea materia e parola. Il diletto lo avvicina al mondo del cibo e del vino, dove si nutre del sodalizio con maestri come Gino Veronelli, Gualtiero Marchesi, Giacomo Tachis che gl'insegnano il rigore della libertà. Al centro preferisce la periferia regno del vuoto e pagina bianca pronta ad accogliere nuova scrittura

 


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