14-01-2016
Un particolare del ristorante, rigorosamente per due commensali, all'interno della torre millaneraia da poco restaurata accanto al Grand Hotel Royal e Golf a Courmayeur alle pendici del massiccio del Monte Bianco. La prima citazione storica risale al 1300, ma di certo tutto poggia su fondamenta risalenti all'epoca romana. Questo coccolosissimo angolino viene scelto da chi ha intenzione di chiedere il suo amore in sposa. Prezzo fisso della cena, senza vini, 1000 euro
Chissà poi perché, ma le stazioni invernali che ho frequentato di più per piacere mio o dei mie genitori, da ragazzo non ero certo io che decidevo dove andare, mare o monti che fossero, iniziano tutte per C. Caspoggio in Valtellina era la base degli allenamenti agonistici, i miei molto rilassati. Cervinia mi faceva invece sognare per via del Kilometro Lanciato, che ovviamente lasciavo agli altri. Campiglio in Trentino era sinonimo di alpinismo e di agonismo, e infatti l’avrei frequentata soprattutto per lavoro sulla scia della 3Tre. Cortina è tutto, lembo estremo di Veneto prima di Alto Adige e Austria. Infine Courmayeur in Valle d’Aosta, dove sono appena tornato grazie alla Mountain Gourmet Ski Experience promossa da Heston Blumenthal, qui un primo servizio e qui un secondo.
Il conte Titta era anche proprietario del 5 stelle Grand Hotel Royal e Golf, nonché di una seconda struttura in frazione Planpincieux. Così papà chiese e ottenne di essere ricompensato per il lavoro con la società del traforo con lunghi soggiorni per tutta la famiglia al Royal d’inverno e a Planpincieux in estate. Genialata. Non si entrava al Royal come in una qualsiasi pensione Edelweiss. Costruito nel 1854, è sempre stato meta di una clientela alta. Io mi sentivo a disagio. Non potevi correre, non potevi giocare con i cuscini del salone, soprattutto non potevi cenare nella sala principale, tra l’altro disegnata da Giò Ponti e splendida tuttora con quel soffitto a onda e le vetrate verso le vette.
Il Royal, telefono +39.0165.831611, oggi ha sempre 5 stelle lusso e dal 2010 una nuova proprietà, impersonata da Sergio Barathier, che non si fa mancare le idee per far scordare la decennale gestione del Ventaglio. Il Petit Royal vede ad esempio brillare la stella Michelin di Maura Gosio, mentre è ormai una certezza la torre millenaria esterna all’hotel, tornava a nuova piena vita. Lì l’aperitivo è nel segno di Krug (350 euro a bottiglia) e la cena è rigorosamente per due, costo 1000 euro vini a parte, con la Gosio a competa disposizione degli ospiti. Finito il servizio, la chef saluta, lascia la chiave e se ne va. Esaurita ogni forma di coccole, la torre ha più piani e tante soluzioni tubanti, se ne andranno anche i clienti, tre del mattino o l’alba poco importa visto il conto.
Maura Gosio, chef del Royal, con Heston Blumenthal, fantasmagorico chef inglese che adora Courmayeur
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nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose. blog www.paolomarchi.it instagram instagram.com/oloapmarchi