27-08-2006
Lo stile Caputo
Nerano Lo spero fortemente, ma temo i colpi di coda del turismo di massa che in piena estate rende impraticabile Costiera Amalfitana e Penisola Sorrentina. Però il peggio è alle spalle e anche chi si sposta in auto e non in barca, può prenotare un tavolo alla Taverna del Capitano che la famiglia Caputo ha eretto in riva al mare di Marina del Cantone, frazione in basso rispetto a Nerano, il tutto appartenente al territorio comunale di Massa Lubrense che però è dall’altra parte, versante golfo di Napoli. I Caputo sono qui da sempre. I primi importanti passi della locanda li dobbiamo a Salvatore e in cucina a sua moglie Grazia che da tempo ha nel figlio Alfonso, 35enne, un formidabile erede. Persone splendide e con un grande senso dell’ospitalità e del rispetto verso il cliente anonimo tanto che mesi fa Salvatore sbarrò la strada al presidente del Napoli, Aurelio De Laurentis, perché, sceso dal panfilo, voleva accomodarsi a tavola scarpe in mano e non ai piedi. «Ci sono delle persone che stanno mangiando», appunto che fece imbufalire il produttore che se ne andò via. Nei piatti di Alfonso, che a livello di sala può contare sulla sorella Mariella e di cantina sul cognato Claudio, c’è molto sole e tanta concretezza. Del resto è di poche ma precise parole, niente effetti speciali, almeno non gratuiti perché certi passaggi sono tutt’altro che banali. Vanno però cercati, notati. Del resto ha scelto, per aprire la carta, cinque parole di Vincent van Gogh: «Come è difficle essere semplici». E ancora i prodotti: il pescato è della baia, frutta e verdura di culture biologiche, paste e pani artigianali. Il tutto confluisce in tre menù degustazione: A sorpresa, La mia cucina e i Classici, anche se tutti tanto classici non lo sono, come l’ottima pastiera in tre consistenze: liquida, classica e gelato. Cambiano le forme, non la sostanza e nemmeno i profumi. Può essere un approdo dopo essersi deliziati con la Sinfonia di pesci e piccoli crostacei, sua maestà il palamito presentato a filetto cotto e crudo, il suo fegato al balsamico tradizionale di Modena con carciofi crudi, uno stregante gamberone rosso in spaghetto di patata fritto, strepitose Linguine con fegato e crudo di polpo, la Croccante frittura di mare al profumo di finocchietto selvatico e menta, da finale alle olimpiadi del fritto che vorrei tanto un giorno celebrare. Nota finale: a Marina del Cantone uno non tocca più l’auto e si sposta in barca. Capri è dietro l’altro. .
TAVERNA del CAPITANO a Marina del Cantone MASSA LUBRENSE (Napoli)
Telefono: 081.8081028 Sito: www.tavernadelcapitano.it
Chiusura: lunedì e martedì a pranzo, ma a settembre sempre aperto
Prezzi medi: antipasti 24, primi 17, secondi 23 e dessert 10 euro Menù degustazione: 55-75-90 euro
Coefficente di difficoltà: buono, cucina d’autore
Cibi Divini
I ristoranti di tutto il mondo raccontati nel Giornale da Paolo Marchi dal febbraio 1994 all’inverno 2011. E dalla primavera per i lettori del sito identitagolose.it