09-10-2015
Matteo Metullio, chef al ristorante La Siriola dell’Hotel Ciasa Salares a San Cassiano in Alta Badia (Bolzano)
Per appassionati e addetti ai lavori è uno degli appuntamenti più attesi dell’anno: si tratta dell’assegnazione delle nuove “Tre forchette”, il momento clou della presentazione della guida RISTORANTI D’ITALIA del Gambero Rosso in programma oggi a Roma.
Acqua Panna e S.Pellegrino – già partner della Città del Gusto – rinnovano in questa occasione una collaborazione prestigiosa, quella fra “le acque della ristorazione“ protagoniste sulle migliori tavole di tutto il mondo e la guida del Gambero Rosso che, da ben 26 anni, racconta con autorevolezza l’evoluzione del panorama gastronomico italiano.
La partnership si concretizza anche quest’anno nell’attribuzione del premio al miglior CHEF EMERGENTE, una scelta che conferma l’impegno di Acqua Panna e S.Pellegrino nella promozione dei giovani e più interessanti chef italiani. L’attribuzione del premio è una tappa significativa nell’ambito del fitto programma di attività, che vede impegnata S.Pellegrino, in Italia e nel mondo, nella valorizzazione dei nuovi talenti della ristorazione. Fra queste si inserisce l’ideazione di un inedito scouting internazionale culminato quest’anno nell’assegnazione del titolo S.Pellegrino Young Chef 2015 lo scorso giugno.
Mai così meritato il premio al miglior CHEF EMERGENTE della guida RISTORANTI D’ITALIA 2016 del Gambero Rosso che viene quest’anno attribuito a Matteo Metullio, 25 anni, chef al ristorante La Siriola dell’Hotel Ciasa Salares a San Cassiano in Alta Badia. Metullio, arriva sui monti da Trieste a 19 anni dove incontra il suo primo maestro, Norbert Niederkofler, con cui ancora collabora per tanti eventi in Alta Badia. Nel 2012 diventa sous chef di Fabio Cucchelli, executive chef de La Siriola, che lascia il ristorante nel 2013. A questo punto la proprietà decide di affidare il prestigioso incarico a Matteo. Una grande sfida per un ragazzo così giovane: in pochi mesi deve dimostrare di valere la fama che il ristorante si è conquistato. Superfluo dire che la missione è andata a buon fine all’interno di un luogo che è considerato una vera icona dell’ospitalità in Alta Badia, dove gustare una cucina tendenzialmente mediterranea con una base classica su cui si innesta una buona dose di innovazione, con influenze europee e internazionali.
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A cura della redazione di Identità Golose