22-01-2013
Le gonadi delle stelle di mare possono essere bollite, seccate, arrostite o fritte e poi mangiate. Circa 2/3 della superficie del pianeta è coperta d’acqua marina e il numero di specie commestibili che aspettano di essere scoperte o riscoperte è enorme
E gli oceani? Circa 2/3 della superficie del pianeta è rappresentata da acqua marina e il numero di specie commestibili che aspettano di essere scoperte o riscoperte è enorme. Durante quest’ultimo mesetto, il Nordic Food Lab ha avuto l’opportunità di esplorare le delizie del mondo marino, lavorando con pescatori e fornitori per aiutarli a promuovere le eccellenze, che spesso non sono le più scontate.
Così, dalle littorine littoree e le patelle (magari l’abalone del nord) raccolte sulle coste rocciose, ai ricci di mare artici pescati a mano, agli Scampi delle Far Oer, ci sono stati presentati un mucchio di ingredienti di lusso. Sono molto difficili da perfezionare attraverso una lavorazione e il più delle volte è meglio servirli molto semplicemente crudi o quasi crudi, lasciando risplendere il vero carattere degli ingredienti.
Aragoste delle Far Oer
Uni, ricci di mare
Gli esperimenti più interessanti condotti nel Department of food science di Copenhagen
a cura di
Scozzese di Edimburgo, laureato all’Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo, è a capo del Culinary Research and Development del Nordic Food Lab di Copenhagen