30-06-2021
Terry Giacomello lascia Inkiostro: il 31 luglio l'ultimo servizio a Parma
Terry Giacomello lascia il ruolo di chef del ristorante Inkiostro di Parma a partire dal 1 agosto: il 31 luglio sarà l'ultimo servizio. La notizia è stata data dalla famiglia Poli, titolare del ristorante.
«Nel corso di quest’anno - si legge nel comunicato - complici anche i lunghi periodi di lockdown, lo chef ha maturato il desiderio di sviluppare un nuovo progetto di vita e lavorativo. Si chiuderà così con agosto un sodalizio durato sei anni e caratterizzato dalla tenacia di entrambe le parti a perseguire una progettualità fatta di ricerca e innovazione. Percorso impegnativo, ma altrettanto entusiasmante e ricco di soddisfazioni reciproche: da un lato infatti Inkiostro, già insignito della prestigiosa stella Michelin nel 2013, ha confermato con l’arrivo di Giacomello nel 2015 la propria posizione concretizzando ulteriormente la spinta innovativa nel susseguirsi delle varie proposte; dall’altro lo chef ha avuto modo di rafforzare la propria identità attraverso la costante evoluzione della sua sperimentazione culinaria».
Il ristorante Inkiostro di conseguenza chiuderà per ferie nel mese di agosto, mantenendo tuttavia attiva la brigata di sala, capitanata dal maitre e sommelier Daniele Molinaro, in forza a Parma dal 2014.
«Raggiunti i cinquant’anni e concretizzatasi un’opportunità inaspettata, ho maturato la volontà di cimentarmi in un nuovo progetto, penso sia arrivato il momento di aprire qualcosa di molto personale», ha dichiarato Terry Giacomello a Report Gourmet.
Giacomello nel 2020 ha ricevuto da Identità Golose il premio Sperimentazioni in Cucina: così si leggeva nella motivazione. «In tempi di ripensamento in campo gastronomico, lui sa raccontare e proporre l'avanguardia in cucina con freschezza, creatività e talento. È un portento di tecnica e ispirazione, così fedele alla nuova frontiera da apparire, in questo periodo, uno chef quasi in controtendenza, ma fertile; un animo controcorrente che diventa tesoro da valorizzare. A chi gli chiede perché non defletta dalle sue continue sperimentazioni lui risponde con sette parole e un sorriso: "Se non faccio così, non mi diverto"».