Ferdinando Martinotti

Peck

via Spadari, 9
Milano
T. +39.02.8023161

A inizio novembre il mondo della gola è stato percorso da una notiziona: “Gli Stoppani hanno venduto Peck”. Vero, anche se lo è per due dei fratelli, Mario e Remo, più i loro figli, perché Angelo e Lino, il fratello maggiore e il fratello minore, sono tuttora sul ponte di comando con i loro nuovi soci, il Gruppo BCA nelle figure di Cristian Cantaluppi e Luca Monica, quest’ultimo un volto arcinoto tra cucine e congressi per via della passione con cui ha sempre perorato la causa della qualità in tavola con prodotti di infinito spessore, molti dei quali sconosciuti prima.

La novità ha lo sguardo puntato avanti, al futuro perché la “bottega” di Peck, in via Spadari a Milano, non può più limitarsi a Milano e alla vendita al banco così come l’Italian Bar, nella vicina via Cantù, ha bisogno di essere ripensato con occhi nuovi. Nuove idee, nuove slanci. Certo che se uno si limita, come è ovvio che sia, a entrare da Peck per fare la spese, proprio non si immagina cosa ci sia dietro, sopra e sotto, realtà che sfuggono alla sguardo.
Gli Stoppani producono molti dei prodotti che poi mettono in vendita, dalle salsicce al mascarpone e alla bresaola, tutta la pasticceria e i gelati così come le torte di formaggio piuttosto che i sughi e le pietanze, antipasti, primi e secondi, del reparto gastronomia, squisitezze da asporto da acquolina assicurata.

Chef che coordina il lavoro della cucina è Ferdinando Martinotti, piemontese di Stresa sul Lago Maggiore, poco più che quarantenne, lì in via Spadari dall’ottobre del 2004. Posizione importante e ben poco in prima fila a livello di notorietà esterna, un posto dove bisogna dimostrare di conoscere l’intero alfabeto della cucina, senza smaniare dalla voglia di stupire ricorrendo a effetti speciali come può essere in un ristorante. Paradossalmente, Martinotti svolge bene il suo lavoro quando nessuno si accorge di lui. Il suo Risotto allo zafferano esce sempre perfetto e la salsa al pesto ti manda in un battibaleno con la memoria alle vacanze in Liguria.

Ha partecipato a

Un risotto per Milano


a cura di

Paolo Marchi

nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose.
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