29-10-2015

Londra scopre la pizza gourmet

Padoan e Pepe fino a sabato da Harrods a spiegare con le loro preparazioni cosa sia l'alta qualità

I due protagonsiti di Identità Pizza da Harrods a Londra: a sinistra Simone Padoan, a destra Franco Pepe. Le loro pizze, tre a testa, profumeranno fino a sabato 31 otobre la pizzeria dell'incredibile grande magazzino della capitale inglese

I due protagonsiti di Identità Pizza da Harrods a Londra: a sinistra Simone Padoan, a destra Franco Pepe. Le loro pizze, tre a testa, profumeranno fino a sabato 31 otobre la pizzeria dell'incredibile grande magazzino della capitale inglese

Quando vedi che una famiglia, padre, madre e due ragazzini, si accomodano al bancone del ristorante-pizzeria di Harrods e uno dei baby è felice di mangiare Chicken and wild-mushroom penne served in a creamy sauce, bevendo un bicchierone di latte freddo, hai la certezza che c’è ancora molto da fare perché la cucina italiana di qualità si affermi nel mondo.

Noi di Identità stiamo condividendo quello stesso spazio da martedì fino a sabato, 5 giorni di Identità London nel segno delle pizze gourmet di Franco Pepe e Simone Padoan e non ci vuole l’agente 007 per capire che quello che piace ai turisti e agli inglesi, alla massa indistinta, è un’ipotesi di cucina italiana. Non che nei locali di tante nostre città d’arte e di turismo si serva chissà cosa, però da noi le alternative abbondano, qui nella capitale inglese mille volte meno e allora il Sole nel piatto di Pepe o Dalla terra al mare (per via dei gamberi rossi di Mazara crudi) di Padoan assumono le forme di un disco volante.

Due delle pizze proposte da Simone Padoan, dei Tigli a San Bonifacio in provincia di Verona. A sinistra quella chiamata Dalla terra al mare evocato dai gamberi rossi di Mazara in Sicilia e la Margherita Tigli-style

Due delle pizze proposte da Simone Padoan, dei Tigli a San Bonifacio in provincia di Verona. A sinistra quella chiamata Dalla terra al mare evocato dai gamberi rossi di Mazara in Sicilia e la Margherita Tigli-style

Ivan Crispo, pr di Lotus Communications, in portafoglio ad esempio Heston Blumenthal, martedì a pranzo mi diceva un attimo sconsolato che “possiamo mostrare il meglio assoluto, Massimo Bottura come Franco Pepe, ma alla fine, per i più, la nostra cucina resta una cucina simpatica e facile”. Noi però siamo testardi e insistiamo anche perché se non porti degli esempi felici le cose restano in eterno le stesse, con i migliori noti solo a una ristretta cerchia di gastronomi e di critici.

Non è una provocazione, ma davvero ho provato più piacere a leggere le facce dei clienti nei turni di normale apertura al pubblico, che non i sorrisi dei tanti colleghi martedì sera all’anteprima per loro. Chi mangiava le ordinarie pizze di sempre non tradiva emozioni, masticava e deglutiva, mandava giù qualcosa per arrivare a sera senza morsi nello stomaco. Gli altri invece analizzavano, annusavano le pizze gourmet, chiedevano chi le avesse fatte e allora il cameriere indicava o Padoan o Pepe o entrambi per fare qualche domanda. Una cosa nuova o viene rifiutata in blocco o desta curiosità. Come i gamberi crudi o il pomodoro usato, ben diverso dalla solita passata. Però vanno spiegati e capiti, e non tutti ne sentono la necessità.

Foto ricordo alla serata inaugurale dedicata alla pizza gourmet da Harrods lunedì 26 ottobre. Da sinistra: Annalisa Bianchi, Paolo Marchi, Cinzia Benzi, Chiara Quaglia e Piero Gabrieli

Foto ricordo alla serata inaugurale dedicata alla pizza gourmet da Harrods lunedì 26 ottobre. Da sinistra: Annalisa Bianchi, Paolo Marchi, Cinzia Benzi, Chiara Quaglia e Piero Gabrieli

Si tratta del terzo appuntamento all’interno di Harrods. Dopo il Pranzo dell’Anno nel 2013 e dopo un pop up restaurant durato cinque mesi, con cinque chef diversi, a cavallo del 2014/15, la pizza. La pizzeria dell’immenso grande magazzino londinese si è sdoppiata e uno dei due ambienti, per la precisione il Canti Bar, con il suo forno a legna, sta ospitando Identità di Pizza Gourmet. Pepe proporrà fino a sabato la Margherita sbagliata, il Sole nel piatto e la Tomatoes treat, versione vegetariana del Sole. Padoan invece la Margherita Tigli-style, Dal mare alla terra (con i gamberi rossi di Mazara del valle crudi) e il Giardino vegetariano.

Tutto questo è stato possibile grazie a Acqua Panna – S.Pellegrino, Birra Moretti, Chiara Quaglia e Piero Quaglia di Molino Quaglia – Farine Petra, Lavazza, Consorzio del Grana Padano, con il prosecco Canti servito nel suo spazio. Un grazie particolare a Rebecca Boland di Giuseppe Silvestri di Harrods, nonché a Domenico Della Salandra, nostro cuoco globetrotter.