Nadia, Antonio e Giovanni Santini
Nuvola di mentuccia con asparagi e sesamodi Stefano Baiocco
Dall'Italia Una certezza chiamata Zia
Borgo Santo Pietro, luxury Relais da 300 ettari in località Palazzetto a Chiusdino (Siena)
La nuova Herb House, un pop-restaurant nell’orto, itinerari inediti per perdersi nella natura, forest bathing. Ogni nuova attività, ogni dettaglio, ogni angolo di Borgo Santo Pietro è pensato e plasmato da Jeanette Thottrup che, con il marito Claus, due decadi fa ha dato vita a una proprietà unica nel suo genere, mai uguale a stessa, attorno a cui vive un’intera comunità. In totale, 300 ettari di terreno, nel cuore della campagna toscana, a pochi chilometri da Chiusdino, vicino a Siena, diviso tra boschi, campi di noci, giardini botanici, ampi vigneti, 11 ettari di orti biologici, una fattoria biologica, con api da miele e alpaca e polli che razzolano liberi. Frutta e ortaggi di stagione, erbe aromatiche, fiori edibili, verdure appena colte, formaggi artigianali, uova fresche e carne a km zero diventano ingredienti dei piatti di cucina toscana serviti nella Trattoria sull’Albero, che si aggiunge al ristorante gourmet 1 stella Michelin. Non manca una Spa specializzata in trattamenti firmati Seed to Skin, la linea di prodotti biologici per la cura della pelle voluta da Jeanette e la possibilità di ‘andar per mare’ su Satori, yacht di lusso ispirato alla sobria eleganza delle imbarcazioni tipiche degli anni Venti e Trenta. A Borgo, invece, il tempo passa tra lezioni di composizione floreale e di cucina, trattamenti termali e lezioni di yoga, focalizzati sul recupero dell’energia e dell’equilibrio interiori, sulla ricerca di un legame autentico e profondo con la natura, sulla conoscenza delle tradizioni locali. Il tocco di Jeanette si riconosce ovunque, come nelle sale e nelle 20 suite del boutique hotel 5 stelle ricavato in una dimora del XIII secolo. Trasformata in una casa calda e accogliente, è inondata di luce e ricercatezza, arredata con pezzi di antiquariato, letti fatti su misura e affreschi dipinti a mano, giardini privati con camini all’aperto, piscine private e intime zone lounge. Ha vissuto per molti anni a Londra. Cosa l’ha spinta a stabilirsi nella quiete della Toscana? Claus e io abbiamo deciso che non volevamo invecchiare a Londra e abbiamo pensato che la soluzione giusta sarebbe stata quella di trovare un luogo adatto a noi in Toscana. Però, quando siamo arrivati qui e abbiamo visto che molte aree della regione erano troppo rurali e remote, ci siamo resi conto che volevamo qualcosa di completamente diverso. Solo vedendo Borgo abbiamo cambiato idea. È stato amore a prima vista. Ancora oggi ci chiediamo cosa ci abbia attratto così tanto. Quando l’abbiamo acquistata volevamo farne una casa privata ed è stato proprio durante i lavori di restauro che ho capito che era troppo grande e isolata per viverci. È stato allora che ho chiamato Claus e gli ho detto che dovevamo trasformarla in un hotel, il resto è storia. Abbiamo passato 7 anni a restaurare il borgo prima di aprire nel 2008 e lavoriamo ogni anno durante l’inverno, per ripristinare sempre più aree della tenuta.
Claus e Jeanette Thottrup. Aprirono il borgo al pubblico nel 2008, dopo 7 anni di lavori
Infinity Pool
Room Maggiorana
Bocce Court
Uno dei piatti del ristorante Meo Modo
cittadina del mondo per lavoro e per passione, negli ultimi vent'anni ha viaggiato da un capo all'altro del globo, scritto libri e guide di turismo, collaborato con Mediaset e con diverse testate di viaggio, di enogastronomia e di lifestyle (tra gli altri, Dove, Elle, Bell'Europa, I Viaggi del Gusto). Oggi è consulente di Identità Golose, collabora con Turismo&Attualità, Panorama TV, Marco Polo ed è vice-direttore di The Cube Magazine
Radiografia, notizie e curiosità sugli hotel e le locande più importanti in Italia e nel mondo.