08-07-2025
Bufera sullo chef Paolo Cappuccio per un post su Facebook (poi rimosso)
Le sconcertanti parole dello chef, alla ricerca di personale: "Evitate di farmi perdere tempo. Sono esclusi comunisti / fancazzisti. Master chef del cazzo ed affini. Persone con problemi (...) di orientamento sessuale. Quindi se eventualmente resta qualche soggetto più o meno normale"
Il post su Facebook dello chef Paolo Cappuccio, al centro di comprensibili polemiche
Lo chef Paolo Cappuccio è al centro di una bufera social a causa di un post apparso sul suo profilo Facebook, poi rimosso. Nel post in questione, lo chef si cimentava in uno sconcertante tentativo di ricerca del personale, con parole che lasciano di stucco. "Seleziono chef con brigata per hotel quattro stelle in Trentino - diceva il testo, che copiamo integralmente, refusi inclusi - Da dicembre a fine marzo. Chef più tre capo partita ed 1 pasticcere. Per info in privato, grazie. Evitate di farmi perdere tempo. Sono esclusi comunisti / fancazzisti. Master chef del cazzo ed affini. Persone con problemi problematiche di alcol droghe e dì orientamento sessuale. Quindi se eventualmente resta qualche soggetto più o meno normale .... Persone referenziate se rimangono ben volentieri. Evitate di commentare cazzate sarete automaticamente bruciate".
I post ha scatenato ovvie e comprensibili polemiche. Il giornalista, scrittore e conduttore radiofonico Luca Bottura commenta ad esempio, ironicamente: "Lo chef Paolo Cappuccio cerca personale ma sfortunatamente ha reso illeggibile questo post. Aiutiamolo comunque". Simone Alliva, giornalista de Il Domani, aggiunge: "Uno chef stellato, Paolo Cappuccio, ha pubblicato su Facebook un annuncio di lavoro per un hotel quattro stelle in Trentino. Cercava personale per la stagione invernale (...). Chi lo ha letto due volte ha fatto bene: Cappuccio scrive che chi ha un orientamento sessuale che non rientra nei suoi canoni, qualunque essi siano, è scartato in partenza. Nessun curriculum. Nessuna possibilità. Questa non è solo una dichiarazione d’odio. È una violazione della legge". Qualcuno ha iniziato a mandare messaggi alle strutture dove Cappuccio ha lavorato o lavora, per sapere se "tale ricerca (di personale, ndr) vi trovi d'accordo e se corrisponda agli standard di qualità della vostra struttura". Altri hanno rispolverato un post precedente sempre di Cappuccio, risalente al 15 giugno 2020, dove si esprimeva in modo non troppo diverso, lo pubblichiamo qui sotto.

Un precedente post di Cappuccio
Molti invitano al boicottaggio delle strutture che si affidano allo chef.
Cappuccio, napoletano classe 1977, ha lavorato tra l'altro presso gli stellati La Casa degli Spiriti a Costermano, in provincia di Verona (che in un comunicato stampa si è dissociata dalle parole di Cappuccio, sottolineando come sia stato loro chef oltre un decennio fa e stigmatizzando affermazioni "discriminatorie e inaccettabili, diametralmente opposte dai valori della nostra realtà, sia ieri che oggi") e a La Stube a Madonna di Campiglio (Trento). Oggi svolge attività di consulenza per numerose strutture in Italia, che chissà come la penseranno...

Una foto di Cappuccio con quella che sembra essere proprio una svastica...