20-11-2024

Cento giorni dopo l'apertura, la pasta entra finalmente in carta al ristorante Ducasse di Napoli

A fine settembre mi stupì che il ristorante Alain Ducasse, al nono piano dell’hotel Romeo a Napoli, executive chef Alessandro Lucassino, non avesse in carta almeno una proposta di pasta. A Milano non farebbe notizia l’assenza di un riso, ma la mancanza di uno spaghetto a Napoli sì. Ricordo giusto un ricciolo di benvenuto, cosa che ne aumenta il desiderio.

Adesso non più, come annunciato in un comunicato stampa: «Un’anticipazione lungamente attesa, promessa dallo stesso Ducasse, è rappresentata dai due nuovi piatti di pasta, che segnano il debutto della sua personale interpretazione di un simbolo della tradizione culinaria italiana. “In Italia le mamme fanno la pasta meglio di chiunque altro!” aveva scherzato durante l’inaugurazione, aggiungendo però: “Datemi cento giorni, e vi prometto che assaggerete una pasta straordinaria.” Questi due piatti, concepiti e perfezionati in cento giorni insieme allo chef Lucassino, omaggiano la cucina italiana con un tocco distintivo che rispetta e arricchisce la tradizione. I Tagliolini al pane di ieri con ricotta Fuscella e tartufo bianco (nella foto sopra) e gli Spaghetti freddi al caviale Kristal rappresentano una sintesi ideale di tradizione e innovazione, e incarnano l'impegno di Alain Ducasse nella continua ricerca dell'eccellenza».


Non resta che assaggiarli. Per poi andare oltre nello studiare il mondo che ruota su Napoli, la provincia italiana con più ristoranti stellati Michelin, 27 insegne in tutto, una con tre macaron, 6 con due e 20 con uno. Nessun dubbio: la Rossa ama Napoli, cita persino nove pizzerie, e chissà se, con la pasta subito in carta, al Romeo non sarebbe già tornata la stella.


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di

Paolo Marchi

nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose.
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