09-08-2011

Ostriche agli antipodi

A Knysna, il mollusco più famoso è protagonista di un eccentrico festival non solo gastronomico

Apertura di ostriche a Knysna, città sudafricana

Apertura di ostriche a Knysna, città sudafricana a 500 chilometri da Cape Town, sede di un evento molto frequentato nella prima settimana di luglio

Ogni anno, la prima settimana di luglio, Knysna, elegante cittadina sulla Garden Route a circa 500 chilometri da Città del Capo, ospita l'Oyster Festival, il festival delle ostriche. È una manifestazione che coinvolge non solo solo gli amanti dei più prestigiosi molluschi bivalve, ma anche appassionati di sport outdoor, coinvolti in una corsa ciclistica e una maratona assai famose in Sudafrica. A causa di tutte queste attività sportive molto sponsorizzate, il primo impatto con il festival mi ha lasciato piuttosto perplessa: accanto alla tensostruttura ufficiale, invece di mastelli ricolmi di ostriche, c'era un'altra struttura in vetro e acciaio con gli ultimi modelli di abbigliamento ciclistico e integratori proteici di tutti i tipi. Passato lo sconcerto iniziale, si è capito che le ostriche venivano vendute nei migliori ristoranti di Knysna, in una cornice decisamente più raffinata che non la strada anche se, da buona italiana, non mi sarebbe dispiaciuta una vera sagra paesana con le ostriche al posto delle cozze.

Tra i vari posti provati nel corso del festival, il migliore è risultato il ristorante del Turbine Hotel a Thesen Island. L'hotel, originariamente una centrale elettrica, ora è un bellissimo esemplare del genere boutique. UN luogo perfetto in cui pranzare in terrazza o sotto una vera turbina restaurata. Sei ottime ostriche locali di misura media (le migliori) con assaggio di whisky per 10 euro. Naturalmente ovvio un bis. Tutti gli Oysters Hot Spots comunque offrivano ostriche freschissime, di varie dimensioni e specie con vari condimenti - come si usa in Sudafrica - dal tabasco, all'aceto, al wasabi fino a versioni più creative, cotte con bacon e spinaci e altre variazioni sul tema.
In generale, una delle migliori esperienze gastronomiche in Sudafrica.

Da consumare crude con una goccia di limone al massimo, si può scegliere tra le ostriche di Knysna, più simili alle ostriche francesi o quelle della West Coast, più carnose, magari con una flûte di spumante sudafricano, Cap Classique, che non è certo champagne, ma non è affatto male. È un piacere cui si può accedere senza pensarci due volte. Sei ostriche in media costano tra i 5 (al mercato) e i 10 euro (al ristorante).


Giovanna a Capo-tavola

Il mondo della gola a Cape Town e dintorni raccontati da Giovanna Sartor

Giovanna Sartor

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Giovanna Sartor

Veneziana di nascita e milanese d'adozione, da gennaio 2010 si è trasferita a Città del Capo. Innamorata del Sudafrica, il suo sogno è produrvi prima o poi prosciutto San Daniele

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