La Rossa dedicata all'hôtellerie incorona otto strutture della Penisola col massimo riconoscimento. Ecco i criteri e i premiati per l’eccellenza dell’ospitalità nostrana
Arriva la prima Guida Michelin per gli hotel: 146 le strutture italiane premiate con le chiavi Michelin. Dopo Francia, Stati Uniti (Atlanta, California, Chicago, Colorado, Florida, New York, Washington DC), Spagna e Italia, le chiavi Michelin saranno annunciate in Giappone il 4 luglio 2024.
Sono otto gli hotel che in Italia offrono un "soggiorno unico" secondo la prima edizione della nuova Guida Michelin, presentate da Marco Do, direttore comunicazione e relazioni esterne Michelin Italia, e Gwendal Poullennec, direttore internazionale della Guida Michelin. «Se viaggiare è una forma d’arte, accogliere chi viaggia lo è altrettanto», ha spiegato Do, ricordando che la storia di Michelin nel nostro Paese, dove oggi «è il primo fabbricante di pneumatici», è iniziata nel 1906 e che «l’anno scorso abbiamo festeggiato 60 anni con il nostro stabilimento di Cuneo. In novembre è attesa l’edizione 2025 della Guida Michelin, quella dei ristoranti, che sarà la 70esima».
Cinque i criteri con cui sono stati selezionati gli hotel dagli ispettori Michelin, scelti all’interno di una prima selezione di 6mila, cinquecento dei quali in Italia: architettura e interior design, autenticità, qualità del servizio, rilevanza della struttura nell’ambito della località in cui si trova e coerenza tra prezzo ed esperienza offerta. Tutti saranno rintracciabili anche sulle piattaforme online della Guida Michelin.
Si tratta dell’equivalente delle stelle per i ristoranti: tre
chiavi a certificare l’assoluta eccellenza all’interno del panorama dell’ospitalità internazionale, due per un "soggiorno eccezionale", una per un "soggiorno speciale". Il massimo riconoscimento va a strutture in Campania, Lazio, Umbria, Emilia-Romagna, Toscana e Veneto, ecco dove prenotare una camera per vivere un soggiorno unico in Italia. Tra questi,
Casa Maria Luigia, a Modena, di
Massimo Bottura e
Lara Gilmore (già tre stelle Michelin con la sua
Osteria Francescana),
Castello di Reschio a Lisciano Niccone,
Rosewood Castiglion del Bosco a Montalcino,
Belmond Hotel Cipriani a Venezia e
Corte della Maestà a Civita di Bagnoregio, la città "che muore" perché costruita sul tufo. Gli altri sono il
Jk Place Capri, il
San Pietro di Positano e, sempre a Venezia,
Aman Venice.
Due chiavi sono andate invece a 31 strutture, alcune delle quali presenti in sala: Palazzo Portinari Salviati, dove é nata Beatrice la musa di Dante, Borgo San Felice, Il Sereno Lake Como, San Domenico Palace, Hotel Castel Fragsburg, un casino di caccia trasformato in hotel di lusso e spa alchimistica, Therasia Resort a Vulcano nelle Eolie, e Villa Eden a Merano. Due chiavi anche all’Hotel Vilon a Roma, al Four Seasons di Firenze, al Forestis Dolomites (Plose) e ai Borghi dell’Eremo a Piegaro.
Tra i 107 hotel premiati con una chiave Michelin presenti: il museo-hotel Byblos Art Hotel Villa Amista, Palazzo Margherita, dimora dove gli ospiti vengono accolti senza reception nella Basilicata più sconosciuta, Hotel Passalacqua, Vico Milano e ancora Hassler Roma, condotto dalla famiglia dal 1890, e Casa Clàt a Cagliari.
Tre chiavi – Soggiorno unico (8)
JK Place Capri, Capri, Campania
Corte della Maestà, Civita di Bagnoregio, Lazio
Castello di Reschio, Lisciano Niccone, Umbria
Casa Maria Luigia, Modena, Emilia-Romagna
Rosewood Castiglion Del Bosco, Montalcino, Toscana
Il San Pietro di Positano, Positano, Campania
Aman Venice, Venezia, Veneto
Cipriani, A Belmond Hotel, Venice, Venezia, Veneto