Gara tra 6 giovani chef per esaltare il crostaceo. La giuria guidata da Patrizia Di Benedetto incorona Alessandro Ravanà de Il Salmoriglio (Porto Empedocle)
Il rosso è un colore dalle svariate tonalità, più o meno intense, ognuna diversa dall’altra: già i Fenici crearono una particolare sfumatura di questo colore primario attraverso l’uso della porpora; nel mondo dell’haute couture Valentino, proprio attraverso la sua nuance di rosso, ha reso riconoscibile il suo brand in tutto il mondo; non è da meno il settore gastronomico con una gradazione di rosso altrettanto apprezzata e altrettanto inconfondibile: brillante ed intenso, trova la sua massima espressione in Sicilila: il rosso del gambero di Mazara del Vallo. Un prodotto di grande qualità, apprezzato per la gustosità delle sue carni, in Italia e nel mondo.

Tre degli chef in gara: Salvatore Lipari, Giuseppe Geraci (vincitore per il pubblico) e Alessandro Ravanà (vincitore per la giuria)
A rendere omaggio a questo importante ingrediente siciliano e metterne in risalto essenza e bontà ci ha pensato la kermesse
I giorni del gambero, manifestazione enogastronomica svoltasi alcune settimane fa presso il
Mahara Hotel, centro nevralgico dell’iniziativa culinaria per merito del suo proprietario,
Antonino Sammartano, ideatore della due giorni; non fatevi ingannare dal suo aspetto: nonostante i capelli bianchi presenta una vitalità e una voglia di fare che supera di gran lunga quella di molti ventenni, e questa iniziativa, giunta alla sua quarta edizione, ne è la prova. «Volevo rendere omaggio ad un prezioso dono del mare, simbolo delle eccellenze siciliane nel mondo – ci ha confessato - Ed è per questo che ho deciso di dar vita ad una manifestazione che lo potesse valorizzare attraverso le proposte gastronomiche di ottimi cuochi».

Il piatto di Geraci premiato dal pubblico: Linguine con pesto di capperi di Salina, tartare di gambero e zeste di arance semicandite
Ed infatti il fulcro dell’evento è stata la gara tra sei giovani chef che si sono sfidati a colpi di fornelli, tartare e quenelle, per preparare un primo piatto che più degli altri esaltasse il gambero rosso, lo rendesse armonico con i restanti ingredienti, creativo e, non da meno, bello da vedere. Ad assaggiarli e valutarli una giuria presieduta dalla chef una stella Michelin del ristorante
Bye Bye Blues di Mondello,
Patrizia Di Benedetto; con lei
Valeria Zingale (
Rossetto e Cioccolato),
Federica Terrana (
OroGastronomico) e chi scrive queste note, per
Identità Golose. «Sono stata molto soddisfatta della qualità dei piatti proposti dagli chef in gara, i quali hanno dimostrato grande professionalità e competenza, oltre ad estro creativo, nel declinare l’ingrediente secondo le proprie attitudini»: questo il commento della chef
Di Benedetto.
Al termine delle due giornate il vincitore decretato dalla giuria tecnica è stato Alessandro Ravanà, chef del ristorante Il Salmoriglio di Porto Empedocle (Ag) che ha proposto il Gambero Picchio Pacchio: paccheri di farina integrale Russello ripieni di crema ricotta di capra girgentana e peperoni arrostiti su coulis di pomodoro, tartare di gambero rosso e chips croccante ottenuta dallo stesso ingrediente. La portata, presentata in anteprima alla manifestazione – e successivamente proposta nel menu del ristorante empedoclino - vuole rappresentare i profumi e i sapori di un’estate, ariddi compresi – i semi del pomodoro - «mia mamma non li toglieva mai» dice lo chef Ravanà.

Gli altri tre chef in gara: Domenico Basile, Motoki Seimori, Daniele Riccobene
Dalla giuria tecnica a una seconda giuria, quella formata dal pubblico presente all’evento: i partecipanti alla manifestazione hanno infatti avuto la possibilità di trasformarsi in giudici per un giorno e indicare quale, tra i primi piatti assaggiati, incontrava maggiormente il loro gradimento. Ad ottenere il maggior numero di preferenze è stato lo chef
Giuseppe Geraci del
Modì Ristorante di Torregrotta (Me), che ha convinto i partecipanti con delle
Linguine con pesto di capperi di Salina, tartare di gambero e zeste di arance semicandite.
Molto interessanti anche le altre quattro proposte in gara proposte dagli altrettanti chef:
Domenico Basile del
Graal Club di Palermo ha proposto delle
Busiate "aglio e olio" con crema di basilico, quenelle di gambero, polvere di cappero, pangrattato tostato, zeste di limone e gel di gambero; Daniele Riccobene del
ZU TU Restaurant di Trapani ha deciso di presentare delle
Bavette con gambero su letto di crema di cetrioli e tartare di gambero; Salvatore Lipari dell’
Osteria Saperi e Sapori di Bagheria ha scelto di portare delle
Busiate con cicoria ripassate con acciughe, gambero, colatura di burrata, pinoli e concassè di pomodoro. Unico partecipante non siciliano ma giapponese,
Motoki Seimori, che ha presentato come primo piatto un
Riso con verdure, tofu di sesamo bianco, tartare di gambero rosso e brodo di alghe kombu.