20-02-2018

La Sicilia che ci piace a Best in Sicily

Undicesima edizione del premio all'eccellenza nell'isola: ecco tutti i vincitori. Parlano Farinetti, Franceschini e Carrera, direttore Cronache di Gusto

L'intervento di Oscar Farinetti a Best in Sici

L'intervento di Oscar Farinetti a Best in Sicily

La Sicilia è una terra bellissima. E complicata. Perché molto spesso politica e infrastrutture non riescono a dare una mano a ciò che ha voglia di crescere e di farlo bene. Il turismo resta una risorsa e l'enogastronomia un patrimonio di valore assoluto. Chi viene in Sicilia sa che trova mare e paesaggi senza paragoni, ma sa pure che degusterà piatti e vini di qualità, unici anche per la passione con la quale sono stati generati. E allora ben venga Best in Sicily, XI edizione del premio che Cronache di Gusto dedica alle eccellenze enogastronomiche e di ospitalità del territorio.

Questa edizione ha avuto particolare risalto perché è stata incorniciata dal Teatro Massimo, uno dei simboli più belli della Palermo, capitale europea della cultura, come ha sottolineato con orgoglio il sindaco Leoluca Orlando. A dare valore al patrimonio dell'enogastronomia siciliana ci sono stati gli interventi di Dario Franceschini, ministro della Cultura, e di Oscar Farinetti, il patron di Eataly e di Fico. Fabrizio Carrera, direttore di Cronache di Gusto, è stato chiaro sul senso del premio: «Le eccellenze del gusto e dell'ospitalità sono uno strumento per ampliare il potere della Sicilia e per fare in modo che i nostri giovani non debbano scappare altrove per cercare lavoro. Onestà intellettuale, orgoglio, ostinazione, ottimismo: ecco a cosa dobbiamo aggrapparci, accrescendo la nostra autostima. Le nostre idee possono funzionare e renderci migliori. Crediamoci».

Perché alla fine una regione come la Sicilia ha bisogno di fare squadra e di rafforzarsi in una grande rete condivisa. Chi vince ha l'orgoglio di esserci riuscito e la responsabilità di non tradire mai quel riconoscimento. Ma diventa anche un testimonial e un esempio per tante realtà intorno a lui. Oscar Farinetti ha dato la formula vincente per il futuro: «Fiducia e rispetto sono il motore per fare girare a pieni giri il Paese. L'economia è regolata dai sentimenti umani, la fortuna dei territori la fanno i popoli. E allora vogliamoci bene e teniamo in buona salute ciò che ci circonda, l'acqua, l'aria e la terra. Se non tradiamo questi elementi, diventeremo sempre più forti. Nel mondo c'è un'insaziabile desiderio di “made in Italy”. Vogliono i nostri mobili, i nostri abiti, i nostri prodotti agroalimentari. In un anno abbiamo registrato esportazioni per un 7,4% in più. E la Sicilia ha contato tanto, ma ha ancora grandi margini di crescita».

Premiato lo Zash di Riposto (Ct) come miglior ristorante. Da sinistra Salvatore Malandrino, Carla Maugeri, Giuseppe Raciti e Federica Eccel

Premiato lo Zash di Riposto (Ct) come miglior ristorante. Da sinistra Salvatore Malandrino, Carla Maugeri, Giuseppe Raciti e Federica Eccel

Il ministro Franceschini non può che confermare quanto questa terra sia un punto nodale per il turismo italiano e quanto lui stesso abbia lottato perché andasse valorizzato un patrimonio culturale che fa bene alle anime. «Immergersi in un'esperienza sul territorio – ha detto - è gustarsi la vita. E il food, sia chiaro, è un pezzo d'identità e cultura. Da valorizzare nei luoghi d'origine e da far viaggiare nel mondo». Ecco, Best in Sicily alla fine è proprio questo: dodici premi per esaltare il volto bello di una regione capace di prenderti per la gola. Con la forza dei profumi, dei colori, dei sapori. E dei sorrisi, che non guastano mai. 


L’ELENCO DEI PREMIATI
Miglior produttore di vino: Salvatore Geraci, cantina Palari di Messina
Miglior produttore di formaggi: Pietro Di Venti di Calascibetta (Enna)
Migliore birrificio: Yblon di Ragusa.
Miglior Comune per l’offerta enogastronomica: Noto (Sr)
Miglior azienda conserviera: Auriga – Nino Castiglione di Erice (Trapani)
Migliore pizzeria: Piano B di Siracusa
Migliore pasticceria: Antico Caffè Spinnato dal 1860 di Palermo
Miglior produttore di olio: Gianfranco Tuoro dell’azienda Sciavuru d'Aliva di Castelvetrano (Trapani)
Miglior trattoria: Corona di Palermo
Miglior ristorante: Zash di Riposto (Catania)
Miglior albergo: Quartara Resort Hotel di Panarea (isole Eolie, Messina)


News

di

Paola Pellai

giornalista professionista, nata in un'annata di vino buono. Ha spaziato in ogni settore, dallo sport alla politica perché far volare in alto la curiosità è il sistema migliore per non annoiare e non annoiarsi. Non ha nessuna allergia né preconcetto alimentare, quindi fatele assaggiare di tutto. E se volete renderla felice, leggete il suo libro di fotostorie, Il tempo di uno sguardo