Il menu di Cracco e Colagreco

24-05-2015 | ore 12:30 e 14:00

Evento speciale a Identità Expo. Il pranzo di oggi vedrà infatti due protagonisti straordinari, Carlo Cracco e Mauro Colagreco, un duetto a quattro mani del tutto inedito e davvero da non perdere.
 
Cracco ha bisogno di poche presentazioni. Masterchef televisivo per il grande pubblico, ma assai prima cuoco innovativo e geniale, nel suo ristorante Cracco. Nato a Vicenza, classe 1965, dopo l'istituto alberghiero cucina da Gualtiero Marchesi a Milano (1986). Dopo una serie di stage da Alain Ducasse a Montecarlo e Alain Senderens a Parigi, è chef dell'Enoteca Pinchiorri a Firenze (1991), 3 stelle Michelin nel 1994. Nel 1994, il ritorno da Marchesi all'Albereta. Due anni dopo, il primo ristorante di proprietà: Le Clivie di Piobesi d'Alba (Cuneo), 1 stella l'anno successivo. Nel 2001, si apre il capitolo milanese di Cracco-Peck, 2 stelle Michelin nei 3 anni successivi. A luglio 2007 rileva la gestione del locale per intero. Nel 2013 gestisce la linea di cucina di Carlo e Camilla in Segheria a Milano e a più riprese è consulente di Trussardi alla Scala, 1 stella. 
 
Quanto a Colagreco, argentino di nascita, italiano di origini e francese d'adozione, ha conquistato molti allori col suo Mirazur di Mentone. Così viene descritto da un esperto come Andrea Petrini, per Identità: "E' un poeta contadino, fedele al giardino del suo immaginario, dove trova erbette e sentori cha van per la maggiore per piatti, dall’ittico minimalismo vegetale. La cottura è direttamente proporzionale alla combustione della riflessione. Per dirla altrimenti, Mauro è da trofeo “Chef’s Choice”. I primi clienti, i veri stimatori, son quelli che da sempre han incrociato i suoi passi: dall’amico Redzepi a Pascal Barbot e Claude Bosi, e via via sino ad Alex Atala e David Kinch del Manresa in California. C’è del "raw" in Colagreco: un cooking oltrepassante la dicotomia del cotto/crudo, l’urgenza della frontalità della materia prima, una brutalità dove l’apporto vegetale raddoppia la dimensione laboratoriale della sua cucina".
 
Vanta due stelle Michelin, come anche Cracco: quattro mani, altrettante étoiles che si accendono nel cielo di Identità Expo.
 

 

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Mauro Colagreco e Carlo Cracco

Mauro Colagreco e Carlo Cracco