Il menu di Ugo Alciati

06-05-2015 | ore 19:30 e 21:00

Dopo l’esordio con Massimo Bottura, sarà Ugo Alciati il protagonista della prima settimana “piena” degli “Italian & International Best Chefs” a Identità Expo.

Quello di Alciati, classe 1967, è un nome di primo piano della scena gastronomica… con un cognome che richiama addirittura la storia stessa dell’alta cucina tricolore. Guido Alciati e Lidia Vanzino, i suoi genitori, crearono infatti nel 1960 il mitico Guido ristorante a Costigliole: fu il locale più nuovo dell’epoca, capace nel contempo quanto di valorizzare la grande tradizione piemontese, tanto di proporre una cucina di mercato, legata alla stagionalità. "L'Alciati di mezzo", tra il fratello Andrea più giovane e Piero più vecchio, lì ha appreso i primi rudimenti ai fornelli, specializzandosi inizialmente nella pasticceria («La mia prima meringa a 9 anni», racconta) per poi prendere il largo anche nel mondo salato, con uno stile rispettoso di quegli insegnamenti e della “traccia” lasciata dai genitori, ma anche arricchito nel tempo dalla sovrapposizione di una propria precisa impronta, che nasce da una personalità timida eppure forte e determinata.

Dopo Costigliole, ha lavorato sempre sotto le proprie insegne a Pollenzo, dal 2003, mentre risale al 2013 lo spostamento nell'attuale sede del Guido ristorante a Villa Reale, nella riserva bionaturale di Fontanafredda, a Serralunga d’Alba. Lì Ugo Alciati offre la sua tavola di tradizione, di stagione e di memoria, sempre nel solco della dinastia - la madre era pur sempre la "Signora degli agnolotti del plin" – ma senza ripiegamenti che possano apparire stantii o polverosi. Qui la classicità è resa più moderna che mai, grazie all’uso delle tecniche contemporanee che lo chef padroneggia a meraviglia. E in questi cinque giorni di “Italian & International Best Chefs” ne darà un saggio in grado di non lasciare dubbio alcuno.

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