Alain Chartier

Guerlais Chartier

place des Lices, 27
Vannes
Francia
T. +33.(0)2.97019378
fmrchartier@wanadoo.fr

L'orgoglio della toque e un grande professionismo fra le mani: Alain Chartier conta fra le punte di diamante della gelateria transalpina. Il suo curriculum non riserverebbe sorprese, se non fosse per il climax dei riconoscimenti. Prende il via da una formazione canonica, con i consueti studi di pasticceria, cioccolateria e gelateria. Ma l’ultima disciplina lo appassiona più delle altre: sarà quella che gli darà fama ed allori. Segue un perfezionamento certosino, che dalla gastronomia sprofonda nei tecnicismi scientifici, senza mai perdere il senso della centralità del gusto, fine ultimo di ogni ricerca.

La consacrazione professionale avviene nel 2000, con il conferimento dell’ambito diploma di Meilleur Ouvrier de France (MOF). La competizione, che dal 1927 valorizza l’élite dell’artigianato, dell’industria e dei servizi, lo premia come migliore glacier del paese. Ed è il Presidente della Repubblica in persona a consegnargli l’agognata pergamena, massima aspirazione alla quale possa tendere un artigiano francese. La si può paragonare solo ad un titolo accademico, non a caso coloro che ne vengono insigniti sono definiti “laureati”.

Le soddisfazioni però non sono finite perché nel 2003 Alain e i suoi compagni di squadra diventano campioni del mondo di gelateria a Torino, nella prima edizione della manifestazione. Tutto ciò senza abbandonare l’impegno quotidiano nel laboratorio di sperimentazione di Vannes, in Bretagna: amici d’infanzia, nel 2004 Alain Chartier e Vincent Guerlais (anch’egli pasticciere e cioccolatiere) vi inaugurano la loro bomboniera color ciclamino in place des Lices. Sui banchi macarons multigusto, entremets gelati sotto forma di uovo o bastoncino da ripiombare nell’infanzia, cioccolatini e gelatine. Un impegno al quale oggi Alain affianca l’attività di insegnamento di gelateria presso la scuola Valrhona, senza accantonare del tutto neppure il cioccolato: quello griffato Chartier è un capolavoro di creatività, tecnica ed estetica, che sia gelato oppure no.

Ha partecipato a

Identità Milano


a cura di

Alessandra Meldolesi

Umbra di Perugia con residenza a Bologna, è giornalista e scrittrice di cucina. Tra i numeri volumi tradotti e curati, spicca "6, autoritratto della Cucina Italiana d’Avanguardia" per Cucina & Vini