José Avillez
Nëy y Surëdl di Andrea Tortora
In cantina Cara Sur a Barreal, Argentina: vini fuori dal comune, fatti da persone eccezionali, in un luogo straordinario
Riccardo Camanini a Identità Milano 2021. Tutte le foto sono di Brambilla-Serrani
Camanini è Camanini. E non ce n’è un altro. Il meno che possa capitare quando il ragazzo di Gardone Riviera prende la parola, è di farsi una ripassata d’Aristotele e un tocco di Costituzione italiana, di prendersi una boccata di frame da Ecce bombo figurandosi l’aria strampalata di Nanni Moretti per poi affondare nelle atmosfere di un immaginifico Macondo. Il tutto senza che, curiosamente, il petto di Riccardo Camanini si gonfi come quello del suonatore di trombone – se così fosse il suonatore, per metonimia, prenderebbe il nome del trombone medesimo. Perché virtute e conoscenza per il cuoco gentile di Lido 84 sono strumenti di attraversamento, viatico indispensabile per arrivare all’obiettivo di una cucina saporita ma anche sensata. Che scavalli la necessità del volere bene a se stessi, così intimamente connessa alla felicità, facendo bene il proprio lavoro, con quella di assolvere al dovere che ogni cittadino ha di “svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società”. Articolo quattro della magna carta a fondamento del diritto italiano, alle pendici della sedicesima edizione di Identità Milano.
La preparazione di uno dei piatti presentati da Camanini: un cosciotto di ariete ricoperto di sego, lardo e faggiole tostate
Riso, caprifico e mallo di noce del nocino
Pasta e fagioli
Ariete arrosto, faggiole, sugo di maiale
Tombea alla piastra, pepe karimunda, un bitter
Datteri, finocchi, ricci, di mare e nigella
Limone di Toscolano Maderno in tripla canditura
Camanini tra Paolo Marchi e Carlo Passera, che ha presentato la lezione
Cronista di professione, curiosa di fatto e costituzione, attitudine applicata al giornalismo d’inchiesta e alle cose di gusto. Scrive per Repubblica, Gambero rosso, Dispensa
I fratelli Camanini, Giancarlo e Riccardo. Il loro Lido 84 di Gardone Riviera (Brescia) ha conquistato l'8° posto alla 50 Best. Foto Settimio Benedusi
Il momento della proclamazione: Geranium, Copenhagen, miglior ristorante del mondo per la 50Best
Caviar Giaveri, Trota Oro, Levoni, salumificio Palmieri, High Quality Food, Fratelli Galloni, Antica Corte Pallavicina, Zuarina: alcuni degli Amici che del Congresso che, anno dopo anno, rendono migliore con i loro prodotti il settore della ristorazione italiana