Shake & shock

11-01-2025

Venezia da bere: i migliori cocktail bar

Mixology, mixology e ancora mixology: la Serenissima pullula di indirizzi in cui l'arte della miscelazione attrae e incanta sorso dopo sorso, conquistando anche l'hôtellerie di lusso. Ecco 7 imperdibili bar d'autore

Piazza San Marco, Gran Caffè Quadri e il rito de

Piazza San Marco, Gran Caffè Quadri e il rito dell'aperitivo

Gran Caffè Quadri
È difficile prendere in mano l'eredità di uno dei caffè più antichi d'Italia: serviva un vero Re Mida per ridare forma al Gran Caffè Quadri in piazza San Marco a Venezia. Fortunatamente i suoi Re Mida della ristorazione il Veneto ce li ha: gli Alajmo, naturalmente. Opulento, elegante, da qualche anno il Gran Caffè Quadri si è così rinnovato, come anche la sua proposta del bere miscelato dove c'è senza nasconderlo lo zampino di Massimiliano e Raffaele Alajmo con la loro passione per i Martini Cocktail e per i grandi classici della miscelazione. I costi sono quelli del lusso, ma è pur vero che gli ingredienti per i cocktail sono di prima scelta (il prosecco usato per gli Spritz è Borgoluce Docg, per fare un esempio). E poi il servizio è in tutto e per tutto impeccabile. Nota di merito va anche però alla scelta dei classici, che spaziano dal Bellini al Clover Club passando senza paura per il Cosmopolitan (!), alla carta dei Martini Cocktail e alla decisione di proporre drink signature che non strafanno e si incastonano nell'impenitenza elegante di un caffè del '700.
Andrea Strafile

 

Arts Bar al St. Regis cafè

Gli interni dell'Arts Bar, il cocktail bar del St. Regis Venice dove scoprire una miscelazione contemporanea che non dimentica i prodotti del territorio e le tendenze internazionali

Gli interni dell'Arts Bar, il cocktail bar del St. Regis Venice dove scoprire una miscelazione contemporanea che non dimentica i prodotti del territorio e le tendenze internazionali

All’interno di uno degli hotel più blasonati della Laguna, l’Arts Bar è il luogo della sperimentazione e della creatività di Facundo Gallagos, direttore del f&b del St. Regis, con alle spalle esperienze internazionali quali The Dorchester e The Connaught di Londra. L’attuale drinklist, ispirata all’arte d’avanguardia, si caratterizza per la cura nella selezione delle materie prime sia locali sia internazionali, cui si abbina uno studio attento del bicchiere. Gallagos e il suo staff si premurano di progettare e ideare i bicchieri per ogni signature cocktail presente in menu, affidandone la realizzazione a un artigiano veneziano. Banski, Dalì, Scarpa… diventano l’ispirazione di preparazioni in cui l’effetto scenico ben si coniuga in un contenuto di sostanza, dove spicca una predilezione per le note amaricanti e per quegli ingredienti che possano celebrare anche la Laguna. Oramai iconico il Santa Maria, un twist sul classico Bloody Mary: cocktail dall'inaspettata trasparenza cristallina data dall'acqua di pomodoro distillata.
Claudia Orlandi

 

Time Social Bar
Circondato dai classici bàcari, il TiMe Social Bar è uno dei pochi, pochissimi veri cocktail bar di Venezia, quasi tutti rintanati negli hotel di lusso. Un bar piccolissimo dove, fin dalla nascita, vengono serviti dalle mani del proprietario e bar manager Alessandro Beggio cocktail costruiti a partire sempre dall'elemento fatto in casa: la scelta di prediligere sempre l'artigianalità e la stagionalità degli ingredienti non solo viene usata per cavalcare i trend della sostenibilità, ma è un criterio serio riuscito molto bene. La ginger beer viene prodotta in casa, così come diversi fermentati e lavorazioni che finiscono nei bicchieri in maniera intelligente. Il Sazerac ha quindi, sapientemente, anche sciroppo di caffè e castagne unito al liquore nocino in modo da renderlo ancora più avvolgente; Elixir of Love è un fizz notevole preparato con lamponi fermentati. Ovviamente non possono mancare i cicchetti, i quali non sono particolarmente creativi o entusiasmanti, ma il loro lavoro di spezza-fame lo fanno forte e chiaro.
Andrea Strafile

 

Bar Biblioteca all'hotel Nolinski Venezia

Eleganza ammaliante al Bar Biblioteca all'hotel Nolinski Venezia: al timone il mixology director Jérémy Bacquet

Eleganza ammaliante al Bar Biblioteca all'hotel Nolinski Venezia: al timone il mixology director Jérémy Bacquet

Qualche goccia di cultura, un bar spoon di arte e una buona dose di eleganza rappresentano la raffinata miscela che gli ospiti del luxury hotel Nolinski Venezia possono scovare dietro a una tenda rossa. Intimo e nascosto, il Bar Biblioteca è una vera chicca con pochi posti a sedere, dove gli amanti della mixology possono rifugiarsi per un aperitivo o nel dopocena, accomodandosi sui divani in velluto rosso e le poltroncine coordinate per sorseggiare miscele dedicate ai quartieri più celebri di Venezia. Alcune sono servite direttamente al tavolo dal team del bar guidato da Diego Filippone e versate attraverso eleganti decanter in vetro di Murano. Tutt’intorno si trovano 4000 volumi ordinati tra gli scaffali di una libreria a tutt’altezza e le opere d’arte di Simon Buret, tra cui un affresco site specific che raffigura forme del mare e animali legati alla Serenissima.
Penelope Vaglini

 

The Bar all'Aman Venice
Nella sala del The Bar si respira la storia, tra il soffitto affrescato da Cesare Rotta e le pareti rivestite in carta da parati di seta. La Sala Rossa di Palazzo Papadopoli, lussuosa dimora che ospita Aman Venice, è una dedica all’estro del poeta lord Byron oltre che il regno di Antonio Ferrara, bar manager del The Bar che accoglie gli ospiti internazionali con una preziosa selezione di whisky, impiegati in miscelazione e per la degustazione liscia. Il bancone dal look total black è teatro delle creazioni del team di bartender che si dilettano con i grandi classici e con cinque masterpiece che aprono la drink list. Il più raffinato è Lustful, un twist sul Dry Martini realizzato con gin giapponese, vermouth extra dry e foglia d’oro. Punto privilegiato per osservare le sfumature calde del tramonto che colorano il giardino segreto di Palazzo Papadopoli, The Bar vale senz’altro una visita all’ora dell’aperitivo.
Penelope Vaglini

 

Il Mercante

Il bar manager de Il Mercante, Alessandro Zampieri

Il bar manager de Il Mercante, Alessandro Zampieri

Nella città di elezione per lo Spritz, Il Mercante ha rappresentato per Venezia un punto di svolta quasi quanto lo rappresentò l'Harry's Bar Cipriani. È davvero difficile trovare in città un vero cocktail bar e Il Mercante è stato il primo a credere in cose come una selezione di gin di alto profilo e nel potere di un vero Moscow Mule. Dopo anni di menu basati sui grandi avventurieri del passato come Marco Polo, oggi il bar manager e proprietario, Alessandro Zampieri, ha deciso di portare i bevitori alla scoperta delle tecniche che stanno dietro ai drink. La qual cosa potrebbe suonare un po' anti-poetica, ma è in realtà il coronamento ben fatto di un'educazione al bere dove non c'era: prima leggerezza, ora vi spieghiamo come funziona, dandovi nuovi input. Quindi fermentazioni, ridistillazioni, fat washing e cucina liquida (c'è pure un cocktail che sa di amatriciana, grazie alle note affumicate del tè Lapsang Souchong) sono il presente. Il passato è quello di una costruzione costruita mattone dopo mattone che oggi è una casa.
Andrea Strafile

Experimental Cocktail Club a Il Palazzo Experimental

Experimental Cocktail Club è un piccolo gioiello di mixology nascosto da una porta nella lobby dell’hotel Il Palazzo Experimental di Venezia. I suoi interni studiati dalla designer Cristina Celestino sono ricchi di raffinate citazioni all’architettura di Carlo Scarpa, come l’utilizzo del marmorino racchiuso da profili in metallo e specchi antichi. L’atmosfera da salotto discreto e sofisticato lascia spazio a un mood di festa con dj set durante gli eventi con ospiti internazionali che spesso fanno tappa in questo tempio della miscelazione veneziana affacciato sul Canale della Giudecca. A dirigere il programma dei drink è Lorenzo Di Cola, mentre in loco l’head bartender Pietro Lorefice offre agli ospiti i cocktail rappresentati dalle illustrazioni in bianco e nero sul menu. Il Come è triste Venezia contiene un blend di rum, amaro, uvetta e tè oolong ed esorcizza la malinconia delle serate nebbiose in laguna, quasi un invito a rifugiarsi proprio qui, sulle poltroncine in velluto.
Penelope Vaglini


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ll mondo dei cocktail e dei bartender raccontati da Identità Golose.

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