L’anima del luogo sono loro, Luigi e Rita Polito, hôtellier da una vita, nonché cuore pulsante del Botania Relais & Spa di Ischia, cinque stelle per soli adulti. Sono i proprietari anche dell’esclusivo Therasia Resort Sea & Spa a Vulcano e del tour operator Imperatore Travel, che permette loro di organizzare per l’ospite servizi e un’accoglienza a tutto tondo, dal viaggio al soggiorno.
«L’ospitalità? Prima di tutto è divertente, qui i clienti sono a casa nostra: è così che cerchiamo di farli sentire», ne è convinto Luigi, che ha sempre trovato naturale e spontaneo accogliere, condividere, prendersi cura di ospiti e collaboratori, che per primi - questi ultimi - devono trasmettere spensieratezza e serenità, sentirsi parte di una famiglia e di una squadra affiatata. «Non aspetto che siano gli ospiti a cercarmi, vado io da loro», gli fa eco Rita, con i suoi occhi azzurrissimi, «l'arte dell’accoglienza è un moto che viene da dentro, e si traduce in piccoli gesti, in un sorriso, nel farsi guida e ambasciatore di un’isola destinata a rimanere nel cuore».

Il Botania è un'immersione totale nel verde
Il primo resort adult only di Ischia è stato protagonista di una stagione ricca di novità, a cominciare proprio dall’aspetto goloso, con l’apertura del primo ristorante vegetariano isolano,
Il Mirto, orchestrato dal nuovo executive chef,
Tommaso Luongo, che la fortuna ha portato dritto dritto proprio al
Botania, galeotta la ricerca di una location dove organizzare il suo matrimonio.

Lo chef del ristorante Il Mirto del Botania Relais & Spa, Tommaso Luongo
L’incontro con la proprietà ha fatto il resto: l’
intesa su tanti aspetti dell’offerta gastronomica e dell’approccio sostenibile all’ospitalità, ma soprattutto la possibilità per
Luongo di cogliere l’importante opportunità di valorizzare e sublimare, con le sue ricette, l’anima del
Botania: il verde.
«In questo posto mi rivedo tanto», dice lo chef, che ha girato il mondo prima di tornare nella sua isola, Ischia: dal Giappone a Dubai, passando per Singapore e la Lituania, facendo un’importante tappa in Brasile, nelle cucine del
D.O.M. di San Paolo di
Alex Atala, già quarto miglior ristorante al mondo nella classifica dei
The World’s Fifty Best Restaurants. Senza dimenticare l’esperienza con
Enrico Bartolini, lo chef più stellato d’Italia, con le sue tante insegne, dal
MUDEC di Milano alla Serenissima. «Per me la cucina è istinto», ci racconta
Tommaso, «Qui è stimolata da ciò che ci regala la natura. La mattina Franchino mi porta una cassetta di cuori di bue, fiori di zucca e melanzane di prim’ordine: il menù è già pronto perchè per la buona riuscita di un piatto, gran parte, la fanno gli ingredienti, la freschezza, il gusto deciso dei prodotti, che devono essere riconoscibili,
mai rovinati da tecniche di cottura e, soprattutto, devono raccontare il territorio». È la lezione di
Atala.

Ceviche di carote con ricotta di mandorle

Elicoidali con peperoni arrosto, semi di chia e spuma di aglio dolce
Ma a formarlo è stata anche la fortuna di esser cresciuto con una mamma e una nonna bravissime ai fornelli, «mi hanno insegnato a cucinare piatti difficili come la murena alla ischitana». E se tra i piatti che più rappresentano la cucina di
Luongo in menu spiccano la
Pizza alla scarola e la
Minestra maritata, preparata con le erbe dell’Isola Verde, non c’è dubbio che il pezzo forte del resort sia la prima colazione: «Il breakfast viene prima di tutto, è il nostro bigliettino da visita», spiega elencando un numero infinito di piatti e specialità locali che si possono degustare al risveglio:
affumicati di mare, formaggi, mozzarelle,
ricottine, prosciutti e salami campani,
8 tipi diversi di pane rigorosamente fatti in casa. E poi, il lato dolce, come il
cornetto ischitano, metà brioche, metà sfoglia.

La colazione al Botania è uno dei punti di forza della proposta gastronomica del Relais: affumicati di mare, formaggi, mozzarelle, ricottine, prosciutti, salami campani, 8 tipi diversi di pane, e dolcezze quali il cornetto ischitano, metà brioche, metà sfoglia
Aperto anche agli esterni,
Il Mirto propone due menu, uno vegano e uno vegetariano, di 7 portate, ispirati alla tradizione a base di ingredienti elaborati con tecniche di cottura semplici: «Le migliori idee mi vengono nei 400 mq di orto, a cui si aggiungono altri 3 ettari di terreno della proprietà: patate, cipolle, aglio, pomodori, agrumi, è qui che trovo il meglio».

Scorcio della sala ristorante de Il Mirto, ristorante vegetariano all'insegna del gusto puro degli ingredienti locali

Il Mirto è aperto anche agli ospiti esterni
In abbinamento, i vini ischitani e campani selezionati dal maître e sommelier
Roberto Castaldi. Il ristorante
Il Mirto si affianca alle proposte de
Il Corbezzolo, con proposta fortemente territoriale e locale. I produttori che predilige? Per la maggior parte sono del posto: il pesce arriva solo da pescatori di Ischia: «In queste acque c’è pesce in abbondanza, amo preparare la
frittura di paranza di scoglio, scorfani, aragoste, pesce spada». Per la carne, sceglie solo tagli selezionati da macellai locali;
Antonio è il fornitore di frutta;
Franchino segue l’orto interno, con albicocche, prugne, pesche, uva, erbe che crescono spontanee come la portulaca (un’insalatina) e fiori eduli.

Pizza di scarola ischitana

Risi vaniglia, frutti di bosco e olive nere
Oleandri, azalee, fichi, aranci, mortella e altre piante della macchia mediterranea, danno nome alle dieci
Dimore che formano la struttura, diffusa e a bassissimo impatto visivo, che ospitano le camere e suite con ampi spazi, terrazzi o giardini privati, così da far vivere agli ospiti il continuo dialogo con la natura. Gli interni sono caratterizzati dai colori tenui dei tessili e da quelli vivaci dalle
ceramiche di Vietri e di Ischia, mentre gli arredi sono costruiti da artigiani locali con legni pregiati, esaltando il richiamo alla botanica, sempre presente.
Totalmente ristrutturata negli spazi, La Garden Spa, nuovo tempio del benessere, per ritrovare l’equilibrio psicofisico attraverso i rituali a base di erbe o i bagni di vapore nella suggestiva grotta naturale. Anche se, ça va sans dire, il plus qui sono le passeggiate attraverso i sentieri che si snodano nel bosco portando a scorci di belvedere da capogiro, dove la vista spazia sull’infinito.
www.botaniarelais.com