via Fiume, 13 Gerbole di Volvera (Torino) T. +39.011.9857117 mattia@pariani.org
Parliamoci chiaro: l’olio extravergine d’oliva esercita sulla cucina italiana una ghiotta tirannide. Ma agguerriti sovvertitori di gerarchie iniziano a spuntare all’orizzonte, pronti a minare le fondamenta dell’oleocrazia con la forza delle idee. Una delle rivolte più riuscite degli ultimi anni ha per protagonista questo ragazzo di Moncalieri, classe 1980. Laureatosi in Agraria a Torino con una tesi sui semi oleosi e l’estrazione di olio e farine dagli stessi per pressatura a freddo, si fa presto assalire dalla fregola lodevole di inventare un nuovo prodotto gastronomico. Giacché nulla si crea dal nulla, Mattia Pariani s’accontenta presto di riscoprirne uno dimenticato: l’olio di nocciola, patrimonio della tradizione langarola ormai sparito quasi del tutto dalla circolazione per problemi di costi e rese. Sperimenta che ti sperimenta, ecco la quadratura del cerchio: si raccolgono con scrupolo e attenzione delle fantastiche nocciole di specie Tonda Gentile delle Langhe (la stessa magnificata nel gelato da Grom), se ne spreme meccanicamente a freddo una parte tostata e un’altra parte a crudo freddo et voilà: ecce olio! La voce si diffonde e il ragazzo, nel frattempo organizzatosi come imprenditore a Cortemilia, centro di produzione, inizia a fare incetta di premi e a calamitare l’attenzione di cuochi e distributori (Jolanda de Colò) dal palato fine. Il sussurro rivoluzionario inizia pian pianino a percorrere anche Giappone, Germania, Spagna, Stati Uniti e Russia. Ed estende il fronte compatto degli oli non di oliva: al pistacchio di Bronte e alle mandorle, per esempio, che uno come Emanuele Scarello utilizza rispettivamente per soffiare il riso o per “temperare” dei paccheri. Nuove frecce all’arco di Pariani il rivoluzionario.
a cura di
classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt
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La squadra de La Credenza di San Maurizio Canavese (Torino), +39.011.9278014. Si riconoscono, in alto a sinistra Giovanni Grasso, uomo di sala e cucina; in basso, seconda da sinistra, la responsabile dei dolci Chiara Patracchini e, ultimo a destra, lo chef Igor Macchia, torinese
La Torta con lamponi, schiuma di mousse al limone e crema pasticcera della Pasticceria Orchidea, +39.349.5605444, un vero gioiello nell'entroterra campano.